Il saggio propone una iniziale riflessione intorno al grande tema dell’essere, così come traspare in alcuni scritti paradigmatici di Chiara Lubich. I tratti essenziali che ne emergono rivelano il loro scaturire da un unico centro focale: l’amore che, declinandosi progressivamente, si manifesta come ciò che determina l’essere e ne rivela il senso, come l’intima struttura dell’intero esistente, come ciò che configura l’essere nella sua dimensione personale, dando al suo esistere la forma del dono. Tutto ciò apre dimensioni finora solo parzialmente esplorate dalla riflessione metafisica e, insieme, lascia intravedere il delinearsi di una ontologia che trova nella reciprocità, ritmata trinitariamente, il proprio perenne spazio vitale.