Solidarietà
DALLA FRANCIA Permessi di soggiorno contro buoni voti In qualsiasi angolo del mondo i figli sono una preoccupazione per i genitori quando si tratta di firmare la pagella. Ma non sempre è così. Almeno non nel caso di Artiom e di Amhed, moldavo l’uno, algerino l’altro, che grazie ai brillanti risultati scolastici hanno consentito ai propri genitori di avere rinnovato il permesso di soggiorno. È accaduto a Bordeaux il caso che potrebbe fare giurisprudenza: il prefetto della città, grazie anche all’interessamento dei professori, ha concesso la proroga del permesso di soggiorno a una famiglia di immigrati moldavi per i meriti scolastici del piccolo Artiom, brillante allievo di seconda media. La stessa cosa è accaduta a Périguex alla famiglia di Amhed, scolaro di 9 anni per il quale la difficile sintassi francese pare non abbia segreti. Qui la mobilitazione è stata totale: scuola, parrocchia e vicini hanno tutti quanti perorato la causa. Il prefetto sostiene che la legge consente di accogliere coloro i quali lo meritano e che i meriti e l’avvenuta integrazione possono consentire di regolarizzare la posizione dei cittadini extracomunitari, evitando così molti drammi umani. Ma non tutti condividono quest’idea. Ad alcuni un simile criterio di selezione non appare democratico, in quanto non tutti gli immigrati hanno la fortuna di avere figli primi della classe. Un appello per 80 ragazzi di Messina Padre Carlo Olivieri, parroco da 21 anni nei quartieri più poveri di Messina, ha realizzato per 80 ragazzi e giovani a rischio, disabili, bambini, anziani e famiglie, un oratorio-centro sociale, con attività ludiche, teatrali, ecologiche, culturali, tutte gratuite, seguite da 14 volontari. Occorrono generi alimentari, ma anche libri, cd, musicassette, video. E naturalmente, giochi da tavolo e da cortile, palloni, palloncini, oggetti per il mare, per bambini e ragazzi da uno a diciotto anni. Per informazioni: padre Carlo Olivieri tel: 090-951750; 349-3675351. Parrocchia di San Giacomo – Messina. C.R.