Società civile e politica, sfida per il dopo elezioni

In prossimità dell’appuntamento elettorale del 25 settembre si è svolto il grande appuntamento dell’Economy of Francesco ad Assisi, preceduto dal Festival dell’economia civile a Firenze e quello francescano a Bologna. Appuntamenti ricchi di vita e contenuti che i partiti e la politica nel suo complesso non possono ignorare. Come ha detto papa Francesco, è necessario guardare il mondo "con gli occhi dei poveri" e  lottare per una rapida transizione ecologica e un’economia di pace
Economy of Francesco Foto La Presse

Singolare coincidenza a fine settembre tra le elezioni politiche e il fiorire di aeventi e iniziative della società civile.

Il Festival dell’economia civile di Firenze del 16-18 settembre ha avuto come focus l’uscita dalla logica emergenziale per affrontare le gravi disuguaglianze, la crisi energetica, i cambiamenti climatici, in”Buona compagnia”.

Serve infatti un cambio di paradigma per risolvere i giganteschi problemi che l’umanità sta vivendo. Leonardo Becchetti, presidente del comitato scientifico del Festival, ha commentato: «Qualche anno fa già parlavamo di comunità energetica, di aziende che autoproducevano energia, e trasformavano l’energia da costo a risorsa. Abbiamo parlato di inclusione, lavoro, dei problemi delle disuguaglianze. Il nostro ruolo quindi è come interagire come società civile con la politica, cercare di dare sale a questa democrazia e compiere progressi verso il bene comune».

Il Festival non è concepito come un evento isolato ma come la tappa di un processo e di un percorso attraverso gli “Ambasciatori dell’economia civile” e le trasformazioni culturali nelle città. Firenze è una tre giorni per consolidare relazioni e lanciare nuove prospettive.

L’ economia civile ci aiuta ad attraversare gli shock globali dei nostri tempi: pandemia, cambiamento climatico, guerra. Affrontiamo le conseguenze economiche sulla nostra vita in “buona compagnia” per trovare risposte. Ad esempio le famiglie si uniscono in comunità energetiche, gli imprenditori autoproducono energia rinnovabile trasformando un costo in una risorsa e fonte di reddito. Le imprese che fanno inclusione sociale aumentano produttività e competitività.

Gli eletti, i partiti potranno essere levatori delle energie della società civile se accetteranno un dialogo serio con il mondo dell’economia civile.
In ideale continuità ad Assisi, il 22 settembre, il grande incontro dei giovani per trasformare l’economia, EoF, Economia di Francesco. La gioia di ritrovarsi in presenza dopo due anni e di raccogliere i frutti del lavoro online. L’evento prevedeva fino a sabato 24 la presenza di mille giovani economisti, imprenditori e changemaker.

Giovani costruttori di ponti in tempo di guerra, in controcorrente, coordinati da Luigino Bruni, presidente del comitato scientifico e da suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per lo sviluppo umano integrale.

Anni di lavoro, sin dalla prima chiamata di papa Francesco nel 2019, per dare un’anima all’ economia con gli occhi e le menti dei giovani, nuovi abitanti del presente oltre che del futuro. Il Papa, in visita ad Assisi il 24 settembre, ha invitato i giovani a fare chiasso sul clima perché la Terra sta bruciando. Ha esortato a “cambiare il modello di sviluppo”, a costruire ” un’economia di pace e a promuovere lavoro degno”.

Ad Assisi il giovane San Francesco si spogliò delle sue ricchezze per abbracciare una vita povera. Il papa, che ne ha assunto il nome, ha invitato i giovani economisti ed imprenditori a guardare il mondo “con gli occhi dei poveri” e a lottare per una rapida transizione ecologica: «voi dovete riprendere l’attività economica dalle radici, dalle radici umane, come sono state fatte. Voi giovani, con l’aiuto di Dio, lo sapete fare, lo potete fare; i giovani hanno fatto altre volte nel corso della storia tante cose. …Una nuova economia oggi ispirata a Francesco di Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della Terra, un’economia di pace. Si tratta di trasformare un’economia che uccide (cfr. Evangelii Gaudium n. 53) in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni.  …Secondo le Scritture i giovani sono portatori di uno spirito di scienza e di intelligenza.  …Perché, se parliamo di transizione ecologica ma restiamo dentro il paradigma economico del Novecento, che ha depredato le risorse naturali e la Terra, le manovre che adotteremo saranno sempre insufficienti o ammalate alle radici. …. ci stiamo rendendo conto che il grido dei poveri e quello della Terra è lo stesso grido. (Laudato si’,49) …C’è infine una insostenibilità spirituale del nostro capitalismo. L’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, prima di essere un cercatore di beni è un cercatore di senso». (Papa Francesco, Assisi, 24 settembre 2022).

Tre sono le consegne ai giovani: guardare il mondo con gli occhi dei più poveri; non dimenticarsi del lavoro, dei lavoratori; incarnazione in opere concrete come scuole, università, sindacati, imprese, istituzioni. Quasi in una staffetta è partito a Bologna il 23 settembre il Festival francescano. Tre giorni di incontri, spettacolo, attività per bambini. ” La via per superare la paura?  Il prossimo”.

«Dopo il Covid e la guerra sembrano essere saltati i ponti, ma dal disorientamento si esce solo ricostruendoli insieme» (fra Giampaolo Cavalli).
A conclusione di un mese molto ricco per l’economia civile, si è posto il 2° Report di TerzjusDal non profit al Terzo settore. Una riforma in cammino”, Roma 21 settembre.  Luigi Bobba ha indicato la direzione del cammino: attuazione dell’incardinamento del RUNTS, (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore),adozione dei nuovi regimi fiscali, lo sviluppo delle imprese sociali, il riconoscimento delle reti associative e il rafforzamento del Servizio civile universale.

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