Soave, tessitore di sogni: rivedi la diretta
«La vita di Egidio Santanché (1927-2005), pediatra, pedagogista e psichiatra ascolano, focolarino consacrato e poeta, è una storia meravigliosa, che nel suo paradosso dice che sulla terra ci sono poche cose più belle (se ce ne sono) che seguire un carisma, fino alla fine».
È una frase di Luigino Bruni, professore di Economia, scrittore ed editorialista, intervenuto all’evento online organizzato da Città Nuova per festeggiare l’uscita del volume Un filo d’erba che fissa le stelle, nel quale Antonio Coccoluto racconta la sua avventura con Egidio.
E Giulia Paola di Nicola, già docente di sociologia e saggista, nel ricostruire la vita di «una persona meritevole che svela a tratti perle di santità», ha sottolineato l’importanza, in Egidio, dell’equilibrio «delicatissimo e misterioso tra l’umano e lo spirituale».
Egidio, che Chiara Lubich chiamava Soave.
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