SlotMob Fest nell’Abruzzo di Dragonetti

Una rete attiva nella regione del grande giurista che invitava a premiare la virtù come regola sociale. Tutte le amministrazioni comunali del teramano legate da un patto di solidarietà
Teramo

 

Il 7 maggio è alle porte e i preparativi fervono. Il movimento Slot Mob si prepara a vivere in Abruzzo un festoso pomeriggio in cui, con il coinvolgimento di associazioni, movimenti e, soprattutto, semplici cittadini, poter dire “grazie!” aquei gestori che coraggiosamente hanno detto no all’invasione di slot, Vlt, gratta e vinci ed altre trappole del genere nei loro locali.

Chieti, Pescara e Teramo, 3 capoluoghi di provincia, saranno le città interessate, nei modi più vari, da questo momento che le vedrà contemporaneamente ed idealmente unite a Roma e ad oltre 50 città sparse per lo Stivale: un piccolo esempio di Italia unita dal comune impegno e dalla stessa passione nel voler restituire dignità e bellezza a città invase dai luoghi dell’azzardo che vedono spesso disgregarsi vite, relazioni ed affetti.

 

Non è un caso se l’Abruzzo è la prima regione in Italia per diffusione di macchinette mangiasoldi per numero di abitanti ed in questa speciale classifica Teramo è la terza provincia d’Italia!

 

Ma allo stesso tempo l’Abruzzo ha visto due città, Teramo e Chieti, tra le prime in Italia a mobilitarsi per Slot Mob già oltre due anni fa: esempio lampante di come una comunità ferita resiste e riesce ad esprimere i propri anticorpi, per testimoniare che quella che abbiamo in mente è un’altra idea di vivere gli spazi e i luoghi delle nostre città.  

 

E allora come non ricordare quel pomeriggio del novembre 2014 in cui, davanti a oltre 400 persone, i sindaci di venti comuni della Provincia di Teramo si sono impegnati ad adottare la stessa delibera, proposta da noi di Slot Mob, volta a dare regole più certe in materia di diffusione dell’azzardo sui nostri territori?

 

Una firma simbolica alla quale, nei mesi successivi, è seguita l’approvazione, in molti casi all’unanimità, da parte dei rispettivi consigli comunali: pagina politica emblematica in cui un intero territorio provinciale cerca risposte concrete. Probabilmente un caso unico in Italia.

 

 

Ma non basta: nelle prossime settimane è previsto l’approdo in Consiglio Regionale della bozza di una nuova legge regionale in materia di azzardo.  Slot Mob d’Abruzzo si propone per un confronto franco e produttivo, forte anche di esperienze simili vissute in altre regioni, Marche fra tutte, dove la collaborazione senza pregiudizi tra associazioni, movimenti e consiglieri regionali sta aprendo la strada ad una legge che si preannuncia come una delle migliori in Italia. Il nostro auspicio è che l’Abruzzo non sia da meno.  Impegno, dunque, ma anche e soprattutto festa!

 

Nessuna legge o regolamento potrà sottolineare mai pienamente il valore etico della scelta di chi rinuncia ad un guadagno certo rifiutando le slot nel proprio locale. Spetta a noi, a ciascuno di noi premiare questi comportamenti virtuosi, facendo nostre le parole del grande giurista aquilano Giacinto Dragonetti: «Gli uomini hanno fatto milioni di leggi per punire i delitti, e non ne hanno stabilita pur una per premiare le virtù».  (“Delle virtù e dei premi” 1766).

 

 

Lo faremo insieme, in tanti, tantissimi, il prossimo 7 maggio nei bar simbolicamente scelti a Pescara, Chieti e Teramo. Saremo poi chiamati a farlo individualmente e quotidianamente ogni volta che, magari spiegandone le ragioni, sceglieremo di consumare il nostro caffè in locali ‘slotfree’ come manifestazione di una democrazia economica da realizzare. 

 

 

 

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