Sinodo sulla Parola

Bibbia
La Bibbia, il libro più tradotto nel mondo (2.454 lingue), il più diffuso. È presente in tutte le nostre case, spesso in edizione pregiata. Ma come avviene con i tanti libri da collezione, fa bella mostra di sé senza essere letto. Secondo una recente indagine di Gfk-Eurisko, solamente il 38 per cento degli italiani praticanti avrebbe letto un brano biblico negli ultimi 12 mesi; oltre il 50 per cento considera la Sacra Scrittura difficile da comprendere. C’è anche chi la comprende… ma ha paura a leggerla, come confessa candidamente lo scrittore Vincenzo Consolo: Sono un laico, ho frequentato scarsamente la Bibbia. E forse so il perché. Ne ho timore: di fronte a queste pagine vado in crisi e non voglio essere assalito dai dubbi. Forse c’è proprio bisogno che persone e società siano messe in crisi dall’impatto con la Parola di Dio. È quanto ci attendiamo dall’imminente sinodo dei vescovi (dal 5 al 26 ottobre): che renda innanzitutto noi credenti consapevoli del fatto sconvolgente che Dio ci parla, si intrattiene con noi come con amici e ci invita alla comunione con sé; che susciti un amore profondo per la sua Parola, una passione per il suo studio; che aiuti a tradurla in vita e indichi le vie nuove per annunciarla. Da un sinodo che riflette sulla Parola speriamo anche uno slancio nuovo nel dialogo ecumenico: non è la Bibbia il testo comune a tutte le Chiese? Ormai abbiamo imparato a tradurla insieme nelle lingue moderne. Il dialogo si aprirà anche alle altre religioni perché a tutti Dio ha parlato, anche se in modi e tempi diversi. Una stessa Parola ci convoca e ci riunisce. Ma forse un sinodo sulla Parola di Dio potrà suscitare interessi anche nel mondo laico. Nel corso dei secoli – ricorda il documento preparatorio – il libro della Bibbia è entrato nelle culture, tanto da ispirare i vari ambiti del sapere filosofico, pedagogico, scientifico, artistico, letterario. Il pensiero biblico è talmente penetrato, da diventare sintesi e anima della cultura stessa. Un’associazione laica, Biblia, si batte da anni per fare entrare questo testo nelle scuole. Perché tanti grandi classici e non la Bibbia che è il grande codice dell’umanità, specie nell’Occidente? Ci dà fiducia sapere che la composizione di questo organo consultivo del papa – il sinodo – è espressione dall’intera Chiesa, delle sue componenti e culture. 250 saranno i padri sinodali. Maria Voce, presidente dei Focolari, è stata invitata dal papa assieme a rappresentanti di altri movimenti e associazioni laicali.
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