Sinner, inizio da sogno al Roland Garros

L’altoatesino, classe 2001, stravince la gara d’esordio nel torneo francese contro David Goffin, testa di serie numero 11: l’Italia ha trovato il campione del futuro?  
Jannik Sinner batte in tre set David Goffin al Roland Garros (AP Photo/Christophe Ena)

Lasciarsi andare a previsioni trionfalistiche, forse, è esagerato: l’impressione, però, è che il tennis italiano stia coltivando quel campioncino in grado di far spiccare il volo a un movimento aggrappato alle prestazioni di Matteo Berrettini (classe ’96 e numero 8 del ranking) e del sempreverde Fabio Fognini, trentatreenne e quindicesimo nella classifica Atp.

Jannik Sinner è il nuovo che avanza veloce: nato a San Candido il 16 agosto del 2001, l’atleta azzurro ha già battuto alcuni record che ne fanno intuire con chiarezza l’enorme potenziale. Il ragazzo, infatti, è il più giovane classificato tra i primi 100 della classifica mondiale (è stato numero 68 lo scorso febbraio, ora è al 75° posto), oltre a detenere il primato di vincitore più giovane delle NextGen Atp Finals: si tratta del torneo dedicato ai migliori Under 21 del circuito, conquistato nel novembre del 2019. Un titolo, quest’ultimo, che gli ha permesso di guadagnare il premio come rivelazione dell’anno.

Nel 2020, dopo aver acciuffato i quarti di finale al torneo di Amsterdam, Jannik dà il suo meglio agli Internazionali d’Italia, diventando il primo giocatore nato nel 2001 a qualificarsi per gli ottavi di finale di un torneo Masters 1000: il suo percorso a Roma lo vede sconfiggere Paire e Tsitsipas, per poi piegarsi al cospetto di Dimitrov. Prestazioni notevoli per un ragazzo appena maggiorenne, grazie alle quali ha avuto il diritto di accedere al tabellone principale del Roland Garros senza passare dalle qualificazioni. Il sorteggio non sembrava benevolo: il tabellone, a Parigi, gli aveva infatti riservato il belga David Goffin, classe 1990 e testa di serie numero 11 del torneo.

L’incontro, disputato ieri, ha rappresentato uno splendido saggio di tutte le enormi potenzialità di Sinner. Jannik ha esordito sul campo principale intitolato a Philippe Chatrier senza alcun timore reverenziale, demolendo il quotato avversario con un eloquente 7-5, 6-0, 6-3. Una vittoria netta, all’interno di un incontro che è stato in bilico soltanto nelle fasi iniziali. L’azzurro scappa via sul 3-1 grazie a un break immediato, col belga che però reagisce e piazza un contro-break che lo rimette in carreggiata. Il momento decisivo arriva sul 6-5, quando l’italiano approfitta di un momento di scarsa lucidità di Goffin per metterlo alla corda e costringerlo a un banale errore di rovescio che gli consegna il set numero uno.

Da lì in poi è una discesa: Sinner dà saggi di grandi tennis, sparando passanti imprendibili per Goffin e mettendo in mostra un repertorio completo, con colpi di dritto, rovescio e qualche palla corta su cui l’avversario può nulla. La gara scivola via in maniera veloce e soprattutto in completo controllo, permettendo al nostro tennista di concludere in trionfo la prima partita della sua carriera al Roland Garros. Un esordio eccellente, con prospettive che si fanno interessanti: al turno successivo l’avversario sarà il francese Benjamin Bonzi che, almeno sulla carta, dovrebbe essere più abbordabile rispetto al precedente ostacolo.

È stato un onore debuttare sul Centrale a Parigi: non era facile, ma dopo il primo set mi sono sentito molto bene. Giocare contro Goffin non è mai facile – ha detto Jannik a fine gara – perché lo conosco. Lui vuole vincere sempre: la prima parte di gara è stata equilibrata, con molti break point. La chiave è stata il servizio, anche se l’avversario rispondeva bene. Qui le palle sono molto pesanti e anche la terra: non era un compito facile. Oggi, però, sono rimasto sempre molto concentrato: e ha funzionato”. Dichiarazioni che fanno emergere l’umiltà e la razionalità del ragazzo di San Candido che, dopo aver cominciato con gli sci ai piedi (come tanti suoi conterranei), ha felicemente optato per il tennis: una nuova stella ha iniziato a fare capolino e brillare nel firmamento dello sport italiano.

 

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