Sindaco a 21 anni: succede in India
Thiruvananthapuram – o se si preferisce per la facilità della lettura e della pronuncia Trivandrum – è la capitale dello stato del Kerala, una città con poco più di un milione di abitanti, particolarmente estesa, per 214 kmq. È situata a pochi chilometri da quella che è considerata la punta all’estremo sud dell’India. È un centro urbano piuttosto tranquillo, ma di notevole vivacità culturale e politica, due elementi che caratterizzano lo spirito di questo stato dell’India che si differenzia dal resto dell’immenso Paese per una varietà di motivi, non ultimo il fatto di aver raggiunto da circa due decenni il 100% di scolarità.
Da oggi la città di Tiruvananthapuram, appunto, si coniuga al nome di Arya Rajendran, il nuovo sindaco, che ha appena preso possesso delle sue mansioni con il giuramento previsto dalla Costituzione indiana. Arya Rajendran non solo è una donna, e questo sarebbe già un elemento di cui andar fieri, ma soprattutto è la più giovane a ricoprire questo ruolo nella storia dell’India.
Ha infatti 21 anni e non era mai successo che una sua coetanea, o poco più, fosse riuscita a salire a questo grado istituzionale. Arya, già eletta nel Consiglio Municipale come rappresentante del Left Democratic Front (LDF), che raccoglie i partiti della sinistra, è diventata sindaco grazie ai 52 voti della sua coalizione ed ha sconfitto rappresentanti più quotati appartenenti al Bharatya Janata Party (BJP), che governa il Paese con il Primo Ministro Narendra Modi, ed altre coalizioni che si trovano all’opposizione.
Il Kerala ha da sempre una grande tradizione di alternanza democratica, sia a livello di governo centrale che nelle amministrazioni locali. I due partiti, o coalizioni, che si alternano sono quelli del Congress e del Communist Party of India (CPI). Questa volta la coalizione di sinistra ha ottenuto la maggioranza per soli due voti, ma il sindaco uscente ha subito una cocente sconfitta. Da parte sua, la giovane Arya del partito comunista aveva già ottenuto un grande margine di preferenze all’interno della sua sezione elettorale, dove l’aveva spuntata con duemila duecento voti di margine sul rappresentate del partito del Congress. Arya non era la sola donna a essere candidata alla carica di sindaco. Altri due partiti avevano deciso di giocare la ‘carta rosa’, ma alla fine, nonostante la giovanissima età ha prevalso lei, creando un precedente storico.
La notizia della sua candidatura aveva già creato un precedente di rilievo a livello nazionale nei giorni scorsi. Arya, infatti, a 21 anni è ancora una studentessa universitaria presso la All Saints College, una istituzione cattolica di grande prestigio tenuta da suore carmelitane nella capitale keralese. Qui la giovane sindaco frequenta il secondo anno del Bachelor of Science in Matematica.
Da notare che Arya ha votato per la prima volta nella sua vita, in quanto in India il diritto al voto si può esercitare al compimento dei 18 anni. L’India non è nuova a imprese di questo tipo da parte di giovani politici. In passato, un’altra giovane di 23 anni, era diventata sindaco di Kollan, anch’esso centro di notevole importanza nello stato del Kerala, mentre un sindaco di 27 anni aveva caratterizzato la vita politica della città di Nagpur, un centro urbano con quasi due milioni di abitanti al centro dell’India, riconosciuto come il punto nevralgico del fondamentalismo indù.
Arya Rajendran non è, comunque, una novizia in politica. La si può senza dubbio definire una figlia d’arte. I suoi genitori sono, infatti, da sempre, impegnati nel Partito Comunista locale come membri di una sezione locale sul territorio ed anche suo fratello è molto attivo nella vita politica. Nel corso di una intervista da parte della rete televisiva NDTV, che ha un grande seguito in India, la neo-sindaco ha ricordato che, sebbene non avesse ancora raggiunto l’età per votare, aveva già partecipato attivamente a campagne elettorali precedenti e il suo coinvolgimento in politica risale a quando era ancora in tenera età. Inoltre, pur essendo ora la massima autorità istituzionale della città, la sindaco-studentessa non ha alcuna intenzione di interrompere i suoi studi ed è intenzionata a conseguire la sua laurea in matematica.
Arya dimostra anche di avere idee molto chiare sulla gestione del potere, affermando che «la democrazia non è una questione di leadership solitaria. È piuttosto un impegno collettivo sia nella concezione dell’agenda politica che della sua realizzazione».
Le priorità della nuova sindaco saranno la gestione dei rifiuti e l’impegno a mantenere la città di Thiruvanathapuram il più possibile pulita. Si tratta di una città molto bella, con una stragrande prevalenza di case unifamiliari, alcune ancora molto antiche e dalla classica struttura keralese. Solo negli ultimi anni sono sorte le prime costruzioni di una certa altezza e una Technovalley piuttosto estesa che raccoglie centri di altra tecnologia informatica e, soprattutto, call-centres. Arya Rajendran sarà comunque un fiore all’occhiello per Thiruvanathapuram, una dimostrazione del valore della presenza delle donne in politica nel panorama indiano, che ha conosciuto, oltre a Indira Gandhi, altre rappresentanti capaci di fare la differenza.