Si sporcano sempre
Dobbiamo andare al mare e sappiamo già che parte delle nostre vacanze saranno determinate da continui richiami ai nostri piccoli di 4 e 6 anni. Soprattutto in spiaggia: toccano tutto, col rischio di prendersi anche un’infezione… Cosa possiamo fare?. Genitori di Cuneo Sporcarsi le mani è il gioco più naturale e più bello del mondo! È sicuramente il modo migliore per rapportarsi col proprio corpo e per manifestarlo agli altri. Giocare in questo modo ha enormi vantaggi in quanto il bambino può manifestare la propria fantasia mediante la costruzione di oggetti o personaggi reali o fantastici; scaricare la propria aggressività mediante la costruzione di castelli, gabbie dove mettere qualcuno con cui è arrabbiato; rappresentare la propria sensibilità nel gioco attribuendo alla buca, al castello o all’animale costruito caratteristiche che trova in figure a lui care, come la mamma, il papà, lo zio, la nonna, ecc. Inoltre manipolare terra e sabbia sviluppa la motricità plastica. E con l’igiene, come la mettiamo? Vedete, ogni educazione è strettamente legata al contesto. Non si può e non si deve insistere sull’igiene in un ambiente così libero e all’aria aperta. Infatti, ciò può avere ripercussioni sulle relazioni dei bambini con le altre persone che saranno considerate brutte, cattive e sporche, in quanto, per loro il confine fra la fantasia e la realtà è ancora debole. E allora, cosa fare? Innanzitutto, mettevi il cuore in pace e armatevi di secchiello, palette, cominciando voi stessi a sporcarvi un po’ con loro… Poi sarebbe molto importante, durante le vacanze, la frequentazione di amici affinché i vostri bambini possano socializzare con altri piccoli. Infine, dopo la doccia serale (naturalmente questa fatta con tutti i criteri igienici possibili) raccontatevi le esperienze vissute sulla sabbia, descrivendo anche il vostro fastidio nel prendere in mano i pezzetti di vetro o di legno. In questo modo i bambini comprenderanno quanto il vostro affetto sia in grado di vincere anche le sensazioni più nascoste.