Si pensa, ma assieme

Governi, giornalisti, università sono alla caccia di “centri di pensiero” per risolvere i problemi sempre più complessi del nostro pianeta globalizzato. Per chi lo desidera, ecco allora la lista dei maggiori think tank…

Fa piacere sapere che nel mondo ci sono ancora “pensatori”. Forse non si adattano al modello che ci hanno insegnato nelle lezioni di filosofia, ma certamente sono una sorgente d’idee e creatività alla quale i potenti del modo si avvicinano per dissetarsi. Oggi, anziché gli individui pensati, si preferiscono i centri di pensiero, o meglio col termine coniato dagli americani think tank (serbatoi di pensiero). C’è chi li considera veri laboratori d’idee, spazi per il dibattito e rifugio di esperti nelle più diverse discipline. E c’è pure chi ha voluto raggruppali in un indice accessibile a chi vorrà cercare consiglio autorevole su una data questione.

Il 31 gennaio è stata pubblicata la 16ª edizione del Global Go To Think Tank Index Report , lavoro che James G. McGann, professore titolare di Studi internazionali all’Istituto Lauder dell’Università di Pennsylvania (Usa), dirige dal 2006. Questo rapporto, di 260 pagine, evidenzia appunto i più importanti think tank presenti in tutto il mondo. I centri considerati sono in totale 8.162, distribuiti per aree geografiche stabilite con criteri propri, e sono valutati da oltre 2 mila esperti e istituzioni varie. Gli ambiti di competenza compongono un ventaglio che va dalla politica alla sicurezza, dalla salute fino all’educazione, l’economia o la tecnologia.

Un percorso per i diversi quadri del rapporto fa vedere la posizione dei diversi centri raggruppati secondo numerose categorie. Nell’area europea (dall’Islanda all’estremo oriente della Russia), si contano 2.219 think tank, dei quali 114 in Italia, che occupa il decimo posto nel ranking mondiale. E se ci fermiamo all’Occidente europeo, il primo posto è tenuto dalla Gran Bretagna (321), seguita dalla Germania (218) e dalla Francia (203). Al quarto posto l’Italia, e poi Svezia (90), Olanda (83), Svizzera (78), Austria (74), Spagna (66)… Chiude l’elenco il Vaticano con un solo think tank.

Il Think Tanks and Civil Societies Program (Ttcsp), si dice nell’introduzione del rapporto, «esamina il ruolo e il carattere mutante delle organizzazioni di ricerca sulle politiche pubbliche», e promuove iniziative globali che «hanno aiutato ad avvicinare conoscenza e politica in aree come la sicurezza internazionale, la globalizzazione e la governabilità, l’economia internazionale, i problemi ambientali e l’informazione». Ancora: «L’indice annuale dei think tank –aggiunge– è usato da accademici, giornalisti (…) per localizzare i principali centri di ricerca su politiche pubbliche in tutto il mondo». L’obiettivo: «Far crescere la consapevolezza pubblica sull’importante ruolo dei think tank per i governi e le associazioni civili in tutto il mondo».

 

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