Si dà il via al tunnel di Tenda bis?
Sarà il regalo di Natale per la provincia di Cuneo? È ancora presto dirlo, soprattutto di questi tempi, ma quel che è certo e che i lavori possono prendere il via.
Da oltre 30 anni si parla del raddoppio del tunnel di Tenda, la galleria che collega il cuneese direttamente con la Costa azzurra francese, attraverso la valle Vermenagna e la valle Roya. Progetti su progetti, tavoli intergovernativi, atti firmati dai due governi, italiano e francese, per arrivare finalmente a un progetto economicamente fattibile che salva il vecchio tunnel dell’Ottocento, lo modernizza, e si costruisce una nuova canna un po’ più in basso. Tutto per facilitare il percorso di migliaia e migliaia di mezzi che ogni giorno percorrono la strada tra Cuneo e la Francia, e che devono percorrere l’attuale galleria con il semaforo alternato. E se è sopportabile durante la settimana, nei fine settimana – in estate verso il mare, in inverno verso la montagna – diventa davvero difficile con code chilometriche, perché la strada è fondamentale per il traffico turistico e commerciale tra il cuneese e la Costa azzurra.
E mentre la Regione taglia le corse dei treni, l’Anas ha approvato il progetto esecutivo dell’ultima opera necessaria per procedere con i lavori del tunnel: l’opera di contenimento della sorgente San Macario nel comune di Vernante, in provincia di Cuneo, come previsto nel cronoprogramma indicato dalla Commissione intergovernativa per le Alpi del Sud.
«Con questa approvazione – ha affermato l’amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci – si procede all’avvio dei lavori anche in territorio italiano, dopo quanto fatto sul versante francese nello scorso mese di ottobre, anche grazie al proficuo rapporto di collaborazione con gli enti territoriali coinvolti».
La realizzazione e l’operatività di tale opera, propedeutica per l’avvio dello scavo delle gallerie dal versante italiano, costituisce un ulteriore presidio di sicurezza nei confronti della risorsa idrica che si aggiunge ai complessi studi idrogeologici e al puntuale sistema di monitoraggio già messo in campo da Anas. Un’opera indispensabile per la quale sono stati mobilitati 209 milioni di euro (dei quali 176 milioni solo per lavori), a carico, per il 58 per cento, dell’Italia e per il 42 per cento della Francia.
Parte del tracciato europeo E74, il nuovo tunnel del Colle di Tenda risponde ai requisiti di sicurezza della mobilità tra i due versanti delle Alpi marittime. Il progetto prevede la costruzione di due gallerie a senso unico di marcia per circa 3.300 metri di lunghezza e una carreggiata effettiva pari a 6,50 metri.