“Se il mondo fosse… per l’Emilia
Quattro tra i migliori esponenti dell’hip-hop italiano si sono ritrovati per dare un piccolo contributo per le popolazioni emiliane colpite dal terremoto, e in particolare per la ricostruzione dell’istituto “Galilei”, una scuola di Mirandola. Ne è uscito fuori un rap, tanto ortodosso nel sound quanto profondo nel testo, i cui proventi verranno interamente devoluti alla scuola succitata.
L’emergente Emis Killa (il capo progetto, se così possiamo definirlo), J-Ax (il più noto del quartetto), Club Dogo e Marracash si sono ritrovati sul palco dei recenti MTV Days di Torino e il brano è arrivato in un lampo nelle top ten di i-tunes, aprendo anche la strada ad altre collaborazioni come quella degli IPER, con la più didascalica Ancora in piedi per l’Emilia.
Dribblando tanto i cliché buonisti quanto gli approcci retorici, Se il mondo fosse accenna appena al terremoto e preferisce infilare il bisturi in tanti malesseri e malanni del vivere contemporaneo: “Se il mondo fosse nostra madre potremmo stringerlo più forte e smetterebbe di tremare, vorrebbe bene ad ogni figlio in modo uguale…”. E nel ritornello c’è anche spazio anche per qualche scampolo di sapore spirituale, decisamente insolito in quest’ambito: “Forse la vita è il bene più caro, se il mondo fosse un regalo, se non contasse quanto denaro, se il mondo fosse un regalo, se Dio camminasse fra gli uomini, se il paradiso fosse qui…”.
Scritto ad otto mani, in un consueto intersecarsi di rime frenetiche sorrette da un groove intrigante, il brano rientra perfettamente nell’ortodossia di quest’ambito. Un rap d’impatto come tanti altri, ma destinato a restare nella nostra memoria per quel che rappresenta: il potenziale di un movimento che se da un lato s’è spesso evidenziato per atteggiamenti provocatori o sopra le righe, dall’altro è stato tra i primi a spendersi per dare una mano. Ovviamente ci saranno anche loro il 22 settembre alla Loves Emilia che s’allestirà al Campovolo di Reggio, per la gran maratona musicale benefica (tra gli altri ci saranno Jovanotti, il Liga, Zucchero, Tiziano Ferro, la Mannoia e i Negramaro): per aiutarci a non dimenticare, e soprattutto, per dimostrare che anche nel gran serraglio del music-business, c’è ancora qualcuno capace di guardare al di là dei propri orticelli. Almeno ogni tanto…