Scuola, è scontro nel Governo per la data di riapertura
Tensione sulla scuola in Italia. Tre ore di discussione e alla fine si è scelta la mediazione tra le componenti dei partiti che compongono la maggioranza. E sul Ministero dell’Istruzione si gioca la partita di una crisi e di un eventuale rimpasto.
Il Consiglio dei Ministri, riunito in tarda serata lunedì 4 gennaio 2021, ha deliberato sulla riapertura delle scuole in presenza: le superiori alla data dell’11 gennaio con il 50% degli studenti e confermato le elementari e medie al 7 gennaio. Ma si va in ordine sparso perché dalle Regioni arrivano i primi dissidi alla decisione del Governo e alla vigilia della riapertura ancora non si hanno certezze.
Tutto questo disorienta il mondo della scuola perché se è vero che, per cautela, si aspettano i dati del contagio di questi giorni, dall’altra parte la non decisione preoccupa insegnanti, dirigenti e studenti. Il passare il cerino acceso dal Governo alle Regioni non fa che complicare la situazione già estremamente difficile. E l’Istituto Superiore della Sanità fa notare che da agosto solo il 2% del totale dei contagi è giunto dagli istituti.
La Ministra Azzolina ha invitato le Regioni, che hanno deciso di rinviare l’apertura, a ripensarci perché le conseguenze sarebbero gravissime su studenti e famiglie. Così anche la capogruppo Granata del M5s della Commissione Cultura della Camera ha sottolineato come “nell’ultima conferenza stato regioni del 23 dicembre scorso i Presidenti di Regione avevano assunto precisi impegni sui tracciamenti dei contagi, ottenuto poteri commissariali e altri soldi per il trasporto pubblico locale”. Insomma, la spaccatura tra Governo e Regioni si fa sempre più profonda, senza contare la posizione dei sindacati, contrari alla riapertura in presenza delle scuole superiori.
Il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e le Marche hanno deciso con una nuova ordinanza di posticipare la riapertura delle scuole superiori fino al 31 gennaio 2021 e in Campania dall’11 gennaio tornano in presenza solo l’infanzia e prime e seconde della primaria e poi ci sarà una ripresa graduale in presenza per le superiori.Per le altre Regioni si aspetta una decisione che verrà presa in questi giorni.
Un aspetto che dovrebbe venire approfondito sin da ora è quello delle valutazioni per gli studenti, per evitare provvedimenti poco chiari e generalizzanti in futuro ed è notizia di queste ore che l’Invalsi stia già lavorando ai prossimi test di rilevazione dei dati sull’apprendimento, come se il contesto fosse uguale a quello degli anni passati