Scuola, è nato l’Intergruppo parlamentare su dispersione scolastica e povertà educative

Per dare a tutti gli studenti, anche i più fragili e svantaggiati, pari opportunità, è nato un apposito intergruppo parlamentare che riunisce esponentidi maggioranza ed opposizione, in dialogo con diverse organizzazioni ed enti del mondo della scuola e della società civile.
Tavolo parlamentare sulla scuola, da sinistra Rosaria Tassinari di Forza Italia, Gaetano Amato del M5S, Sara Fornaro della rivista Città Nuova, Irene Manzi del Pd, foto di Etta Loriga
Tavolo parlamentare sulla scuola, da sinistra Rosaria Tassinari di Forza Italia, Gaetano Amato del M5S, Sara Fornaro della rivista Città Nuova, Irene Manzi del Pd, Paola Frassinetti, sottosegretaria all'Istruzione e responsabile scuola di FdI, Silvio Minnetti, ex presidente Mppu Italia, foto di Etta Loriga

Su impulso di Città Nuova, del Mppu e di una vasta rete di associazioni professionali di docenti, dirigenti, studenti e famiglie, si è costituito formalmente l’Intergruppo parlamentare per contrastare la dispersione scolastica e le povertà educative. Giovedì 27 luglio ci sarà un incontro in collegamento per fare il punto, con questi parlamentari e con i presidenti delle associazioni, sulla produzione normativa approvata in questi mesi ed in corso dopo il Tavolo parlamentare del 23 marzo alla Camera dei Deputati.

Tavolo parlamentare sulla scuola

Interverranno l’onorevole Paola Frassinetti, sottosegretaria Ministero dell’Istruzione del merito e responsabile nazionale Scuola di Fratelli d’Italia, on. Irene Manzi, responsabile nazionale Scuola del Pd, on. Valentina Grippo (Azione/Italia Viva), on. Rosaria Tassinari (Forza Italia), on. Gaetano Amato (M5S), on. Giovanna Miele (Lega); e altri parlamentari dell’Intergruppo su povertà educative e
dispersione scolastica. Saranno inoltre presenti i rappresentanti di Adi, Aimc, Andis, Anp, Cidi, Diesse, Edu, Fism, Istituto Universitario Sophia, Mce, Rete Insegnanti Italia, Uciim, Movimento Sstudentesco Ac, FI, Pd, Forum nazionale delle associazioni familiari e si getteranno le basi del prossimo Tavolo parlamentare in presenza in autunno.

Quali novità dopo il Tavolo del 23 marzo? Una sarà, dal 2024, una riduzione di 874 scuole autonome. L’Anief contesta i numeri del nuovo dimensionamento e afferma che è finito il tempo della spending review in una scuola in crisi. Dal Ministero nessun ripensamento. Aumenterà il numero di Istituti che perderanno Dirigente scolastico, Dsga, Segreteria come previsto dalla legge di bilancio 2023. Occorrerà avere oltre 900 iscritti per mantenere l’autonomia scolastica.

Continuano i tagli di Tremonti e Moratti del 2008. La povertà educativa si contrasta invece con didattica di qualità e classi di 15- 20 alunni. Ben vengano docenti tutor e orientatori con i fondi Pnrr, ma servono più organici aggiuntivi in tutte le scuole, maggiorati dove gli abbandoni sono rilevanti ed i territori offrono minori opportunità formative e culturali. Aumentiamo poi asili nido e scuole dell’infanzia. Non è più tempo di tagli in istituti già in sofferenza.

Il Ministro dell’Istruzione e Merito ha introdotto nelle scuole, con il DM n. 63 del 5 aprile, due nuove figure professionali: il docente tutor e l’orientatore. Questi forniranno agli studenti supporto e guida nel loro percorso. Sono stanziati 150 milioni per il 2023 per 40mila docenti tutor, ripartiti proporzionalmente in base al numero di studenti delle ultime classi. È previsto un orientatore per ogni istituto. Questi ruoli vanno in direzione della diminuzione degli abbandoni scolastici e di scelte consapevoli nel proprio percorso formativo. È l’inizio di un processo che porterà a nuove linee guida in materia di orientamento scolastico. Si tratta di un approccio sistemico per favorire la crescita culturale e sociale degli studenti. A partire dall’ anno scolastico 2023-2024, tali figure saranno attive in 70 mila classi del secondo biennio e ultime classi delle scuole secondarie. Verranno previste nei concorsi per docenti, a partire dalla scuola secondaria di primo grado.

Quali compiti avrà il docente tutor? Aiutare gli studenti a valutare il proprio percorso e a costruire un e-portfolio personale; evidenziare le loro potenzialità; assisterli nella scelta del loro indirizzo di studio, insieme alle famiglie, tenendo conto dei fabbisogni professionali territoriali. Il docente tutor si concentrerà sugli studenti con difficoltà di apprendimento o con scarse motivazioni per studiare e apprendere. L’ obiettivo è quindi accompagnare gli studenti nella scelta della scuola superiore o dell’indirizzo universitario, diminuendo così il tasso di abbandono.

Come si diventa docente tutor e orientatore? Sarà sufficiente seguire un corso online di 20 ore sulla piattaforma Indire, che si concluderà con un esame. Sarà il dirigente scolastico ad avviare la selezione dei docenti volontari che desiderano svolgere tali funzioni, tra coloro che hanno esercitato compiti analoghi come funzioni strumentali, referenti per l’orientamento, la dispersione scolastica, Pcto nell’alternanza scuola-lavoro, inclusione. Occorrono 5 anni di anzianità a tempo indeterminato e disponibilità ad assumere un incarico triennale. Si tratta di una riforma prevista dal Pnrr.

Proposte interessanti sono emerse dal recente Seminario internazionale ADI sulla dispersione scolastica. Il cambiamento richiede tempo ed implica un rinnovamento culturale delle scuole, sempre più capaci di tenere insieme risultati, relazioni, benessere. Occorre analizzare le cause della dispersione ed insieme ascoltare la voce degli studenti, ad esempio attraverso le rilevazioni dell’Istituto Toniolo. Bisogna imparare dagli studenti, come fa Eraldo Affinati e, nello stesso tempo, le scuole statali possono apprendere molto da esperienze come le sue 60 Penny Wirton in Italia. Dalle diverse storie si capisce come l’intelligenza emotiva può cambiare una vita e salvare spesso il rapporto con la scuola. Importante è mettere presto gli studenti in rapporto con il mondo del lavoro per far emergere sogni, talenti, motivazioni all’apprendimento.

La dispersione scolastica va prevenuta con misure precise, sia a livello di scuola sia nelle politiche nazionali. Nelle scuole con background svantaggiato e a rischio di insuccesso, occorre offrire formazione di qualità a tutti con attenzione personalizzata ai bisogni di ciascuno. L’IC Mattarella di Modena ci mostra come è possibile trasformare spazi, tempi, gruppi- classe e impostazione delle attività. La tecnologia deve essere messa al servizio della relazione educativa e di apprendimenti significativi e motivanti per tutti gli studenti.

Da notare la decisione del Consiglio dell’Unione europea di sostituire le Raccomandazioni 2011 sulle ” Politiche di riduzione dell’abbandono scolastico” con la Raccomandazione  On Pathwais To School success“. Sono messi in rilievo i percorsi da intraprendere per garantire una istruzione di buona qualità e più inclusiva. Si tiene conto delle trasformazioni avvenute nei contesti formativi e sociali per definire un nuovo quadro di azione.

La dispersione scolastica e la povertà educativa – afferma l’onorevole Irene Manzi, coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare che si è costituito formalmente in Parlamento – rappresentano fenomeni preoccupanti che affliggono la società e la scuola italiana, a cui non è possibile, come cittadini e decisori politici, rimanere indifferenti. Sono preoccupanti i dati che emergono dai rapporti specializzati, sono allarmanti le differenze che sempre più nettamente emergono tra parti del Paese, sono drammatiche le prospettive future che si pongono davanti agli studenti e alle studentesse. Proprio per questo è necessaria una grande chiamata alla responsabilità collettiva tra tutte le forze politiche, di maggioranza ed opposizione, al fine di attuare una strategia che consenta di porre rimedio a fenomeni che rischiano di compromettere le opportunità di futuro delle nostre più giovani generazioni”.

Per Manzi occorrono risorse, investimenti sul sistema nazionale di istruzione da 0 a 6 anni, tempo pieno, mense, investimenti sulla formazione del corpo docente, revisione delle misure legate al dimensionamento scolastico, solo per citare alcuni interventi. “Azioni mirate – aggiunge – da attuare favorendo un ampio confronto operativo tra forze politiche e tra queste e le realtà istituzionali e del terzo settore che quotidianamente si impegnano sul campo. Per questo ho deciso di promuovere la costituzione di un Intergruppo dedicato proprio alla dispersione scolastica e alla povertà educativa, a cui hanno aderito colleghi e colleghe di maggioranza ed opposizione (che voglio ringraziare), che muoverà i suoi primi passi nelle prossime settimane. L’intenzione – comune a tutti gli intergruppi – vuole essere quella di offrire uno spazio ampio ed approfondito di confronto nel merito su tematiche così decisive per una crescita reale ed equilibrata del nostro Paese e per la piena ed effettiva attuazione dei principi degli artt. 3 e 34 della nostra Costituzione”.

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