Scrivere di musica

Tre libri per provare a scandagliare, con stili, modalità e finalità diversissime fra loro, vicende e leggende, stelle e Carneadi del pop-rock d'autore di questi ultimi decenni: dal Dizionario del Pop-Rock a Chi se ne frega della musica? Percorsi della musica in Italia passando da Pleased to meet you, Spigolature pop
La copertina del Dizionario del Pop-Rock

Da tempo immemorabile l'editoria musicale segue percorsi più o meno paralleli a quelli della produzione musicale. Nel bene come nel male… Dalle biografie al vetriolo rigorosamente non autorizzate a quelle che somigliano più a delle “agiografie adoranti”, dalla manualistica iper-specializzata a quella divulgativa, il sottobosco della “musica raccontata” ha un'infinità di varianti. Un'offerta regolarmente superiore alla domanda – più che mai in tempi di crisi come questi – caratterizzata da approcci variegati e spesso opposti, come quelli che caratterizzano tre pubblicazioni molto recenti che segnaliamo volentieri, anche perché potrebbero costituire un'idea per un regalo a chi la musica è abituato solo ad ascoltarla.

Dal fronte squisitamente enciclopedico giunge la nuova edizione aggiornata del monumentale Dizionario del Pop-Rock (Zanichelli), un'opera decisamente consistente (oltre duemila artisti e e ben trentatremila dischi citati) curata da uno dei più autorevoli critici musicali italiani, Enzo Gentile (in collaborazione con Alberto Tonti, e prefazione firmata da Carlo Verdone). Decenni di storia del pop planetario con vita, imprese, morti (talvolta) e miracoli (più rari) dei personaggi più significativi della scena musicale planetaria. Si spazia dal blues al country, dal soul al rap, dalla world-music all'avanguardia, dai vecchi “padelloni” in vinile ai moderni mp3; il tutto con la possibilità di scegliere anche la più economica versione digitale per Windows e Mac.

Agli amanti delle curiosità e delle informazioni di prima mano, suggerisco invece la bella raccolta di interviste ai grandi del rock firmata dall'altrettanto autorevole e prolifico Massimo Cotto. Il suo nuovissimo Pleased to meet you – Spigolature pop (Vololibero Edizioni). Resa più gustosa dagli interventi diretti di Vecchioni, Faletti e Pelù, l'opera è un appassionato e appassionante pinzimonio di aneddoti, incontri e chiacchiere in libertà coi più bei nomi del music-business, da Leonard Cohen a Madonna passando per De Andrè e Vasco Rossi.

Di tutt'altra impostazione il gradevole Chi se ne frega della musica? – Percorsi della musica in Italia (Nda Editore). Firmato da un altro noto critico musicale piemontese, Enrico Deregibus (con qualche incursione dello scrittore bolognese Gianluca Morozzi), il volume è un excursus dal taglio decisamente autobiografico nel sottobosco del “made in Italy” musicale di questi ultimi cinquant'anni. Opera dichiaratamente fuori dagli schemi che tuttavia consente non solo di riscoprire artisti finiti anzitempo – e spesso del tutto ingiustamente – negli spaziosi dimenticatoi del music-business, ma più ancora per immergersi nei meandri di un mestiere – quello del critico musicale, appunto – costellato di trappole e di luoghi comuni, di collusioni colpose e di passioni autentiche. Duecentocinquanta pagine di godibilissima lettura (l'andamento è più quello di una raccolta di racconti che di un manuale) buone anche per provare a buttar l'occhio dietro le quinte di un ambiente dove romanticismo e disincanto, illusioni ingenue e benemerite cocciutaggini continuano a intersecarsi; una lettura consigliabile soprattutto a quanti – e continuano ad essere moltissimi, specie fra i giovani – sognano di poter fare della propria passione per la musica un lavoro, se non remunerativo, almeno gratificante.

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