Scrittura e dogmi
«Ho notato che la dottrina cattolica si basa sulle Scritture, ma anche su abitudini e dogmi tramandati. Una persona deve credere ed essere battezzata, ricevere i sacramenti, ubbidire ai decreti della Chiesa, compiere opere meritorie... Ma il sacrificio della croce non fu sufficiente ad acquistare pienamente la salvezza?».
«Ho notato che la dottrina cattolica si basa sulle Scritture, ma anche su abitudini e dogmi tramandati. Una persona deve credere ed essere battezzata, ricevere i sacramenti, ubbidire ai decreti della Chiesa, compiere opere meritorie… Ma il sacrificio della croce non fu sufficiente ad acquistare pienamente la salvezza?».
Matteo G.
Credere in Gesù sta alla base della fede cristiana: significa accoglierlo come unico salvatore. Paolo afferma che «se Cristo non è risorto, è inutile la vostra fede». Il battesimo non è altro che l’espressione visibile di questa fede: proprio perché credo in Gesù, io mi “immergo” (baptizo) in lui, facendo del suo stile di vita il mio. Paolo descrive così il battesimo (e Paolo è Scrittura): «Vi siete immersi nella morte del Cristo, per risorgere con lui a vita nuova». Gli antichi battisteri esprimevano anche architettonicamente questo simbolismo.
Le opere meritorie non sono aggiunte a questo innesto nella vita in Gesù, ma la sua espressione nella storia di ciascuno: è lo stile di Gesù che si rende visibile in ogni aspetto dell’esistenza. Certo, non sempre la Chiesa ha saputo presentare questa unità della vita cristiana: in certi momenti della storia, alcune proposte, come le indulgenze, sono potute apparire come sovrapposizioni alla fede che si fa vita.
La Scrittura e la cosiddetta tradizione non sono due realtà parallele fra loro, si compenetrano vicendevolmente: è la Scrittura a fondare la tradizione, mentre tutto il patrimonio di vita e di dottrina accumulato nei secoli porta a scoprire e approfondire sempre più la ricchezza contenuta nel tesoro evangelico. I dogmi, cioè le espressioni dottrinali scaturite da questa scoperta, non sono un di più del patrimonio di fede contenuto nella Scrittura, ma una sua esplicitazione, soprattutto di fronte a interpretazioni devianti quali sono le “eresie”.