Un ennesimo incidente, oggi a Roma, ha coinvolto i mezzi del trasporto pubblico: due metropolitane delle linea B si sono tamponate nei pressi della stazione Eur Palasport per motivi ancora da chiarire, provocando il ferimento di una ventina di persone.

Al di là dell'episodio specifico, emerge con urgenza la questione sicurezza per pendolari e turisti. Chi prende i mezzi pubblici a Roma sa di cosa parlo. Sorvolando sulle condizioni di viaggio (con metropolitane sovraffollate, litigi continui tra i viaggiatori in uscita e in entrata nei convogli, aria condizionata spesso assente, scale mobili ferme), è la velocità con cui procedono i mezzi che stupisce, e non in positivo, i pendolari. Sovente la brusca frenata del macchinista della metro finisce con i viaggiatori sballonzolati addosso ai vicini o contro le porte, per non parlare della spregiudicatezza con cui gli autisti degli autobus affrontano il traffico e si accostano alle fermate. E se qualcuno osa protestare, si sente mandare al quel paese senza troppe remore.

Eppure, senza menzionare i gravissimi incidenti che sono costati la vita ad un motociclista ad Anagnina e un pedone al centro, solo nelle ultime settimane c'è stato il bus finito contro un albero e quello che invece è andato a sbattere contro un semaforo e lo scontro tra un automezzo e un tram… Condizioni di trasporto simili non sembrano adeguate a quelle richieste al servizio pubblico di una grande Capitale europea. Una città come Roma, meta quotidianamente di centinaia di turisti, che vede drasticamente ridotte le corse nel periodo estivo e che si troverà, tra pochi mesi, ad affrontare il Giubileo della Misericordia proclamato da papa Francesco.

Su Twitter l'hashtag #metroB è diventato in pochi minuti virale, con una valanga di commenti ironici e salaci sull'Atac e sulla sicurezza dei mezzi pubblici romani. I cittadini sono sfiduciati, e a ragione, anche per i continui ritardi che si registrano sulle linee.