Scommessa non rinviabile

Mario Monti, apprezzato economista, ha provocatoriamente suggerito di dotarci di un “ministero del Futuro”.
Università

Mario Monti, apprezzato economista, ha provocatoriamente suggerito di dotarci di un “ministero del Futuro”. Non via di fuga dalla gravità del presente, ma sguardo capace di soluzioni nuove rispetto a certi riti corporativi tesi solo a garantire l’esistente. Non dimentichiamoci che su figli e nipoti incombe la cruda eredità di un gigantesco debito pubblico. Quel che occorre è una lungimirante scommessa per lo sviluppo e per il lavoro, per l’istruzione e la ricerca.

È in quest’ottica che vanno lette anche le proteste giovanili che, al di là delle critiche alla recente riforma universitaria (non più rinviabile, ma priva di soldi e senza grandi prospettive), manifestano segni di un disagio più ampio: «Noi ci sentiamo estranei». Drammatica denuncia, come ha sottolineato il presidente della Repubblica nel messaggio di fine anno, che le democrazie non possono ignorare.

Certo, siamo di fronte ad una depressione economica dirompente, ma anche ad un più generale senso di sfiducia nel futuro. Ciò mette in pericolo gli stessi legami tra generazioni: da una parte la generazione adulta, dall’altra quella dei giovani, a “rischio-out”, cioè di rimanere non solo ai margini dei normali processi lavorativi, ma fuori, senza identità personale e protezione sociale.

 

Serve allora garantire un effettivo diritto allo studio, in cui i meritevoli, e non i raccomandati, possano accedere ai gradi più alti dell’istruzione. Serve una più coraggiosa politica del lavoro. Ma ciò comporta anche un radicale cambiamento di mentalità e seri investimenti in una formazione continua, di qualità, lungo tutta la vita, su tutti i fronti, da quello della scuola e dell’università fino a quello del lavoro, dell’impresa e delle organizzazioni.

Più formazione, quindi, puntando alla promozione e allo sviluppo delle “risorse umane”, delle persone e dei contesti in cui operano. Come ammonisce un provocatorio slogan pubblicitario: «Se ti lamenti dei tuoi dipendenti, cambiali. In meglio»: un fermo richiamo a scommettere sulle potenzialità, soprattutto dei più giovani. Basta crederci e volerlo veramente fare.

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