Sci alpino: Brignone regina delle nevi

Con la mancata disputa della discesa femminile sabato sera a causa delle condizioni meteo avverse, Federica Brignone vince matematicamente sia la Coppa di specialità di discesa, sia quella generale con ben tre gare di anticipo.
Una festa attesa 5 anni quella che ha visto protagonista la nostra Fede, la nostra tigre, a Sun Valley. Sì, perché Fede la Coppa del Mondo generale di sci alpino l’aveva già vinta nella stagione 2019-20 ma, in quell’occasione, con il mondo paralizzato dalla paura del Covid, non aveva avuto modo di festeggiare con la coppa, addirittura, recapitata direttamente a casa via posta.
«Non mi erano piaciute le Coppe ricevute per posta, per fortuna ne avevo ricevuta una a Meribel. Questa volta sarà l’emozione più grande». Queste, infatti, le parole della sciatrice azzurra dopo aver vinto la sua seconda Coppa del Mondo.
E ha ragione la nostra Fede perché adesso, 5 anni dopo, la festa è non solo permessa, ma d’obbligo per la valdostana che, non solo ha vinto la seconda Coppa del Mondo in carriera, ma ha disputato una stagione ai limiti della perfezione durante la quale ha fatto registrare prestazioni e numeri da record che la piazzano di diritto ai vertici di questo sport.
Partiamo dal record delle vittorie, ben 10 (senza contare la vittoria ai Mondiali di Saalbach nel gigante), una cifra di successi che mai nessuna italiana aveva raggiunto prima in una singola Coppa del Mondo. E, se vogliamo allargare l’orizzonte, in campo femminile, ce l’avevano fatta solo fuoriclasse come Mikaela Shiffrin, Lindsey Vonn, Tina Maze, Annemarie Moser Pröll, Vreni Schneider e Anja Pärson. E il bello è che non è ancora finita perché con il gigante di martedì Fede potrebbe raggiungere il record, in campo italiano, di 11 vittorie del mitico Alberto Tomba nella stagione 1994/95. E dalle vittorie passiamo ai podi, ben 15 (al pari di Alberto Tomba) ad una gara dalla fine, dopo anche il terzo posto nel Super G di domenica pomeriggio, un risultato che ritocca il precedente primato di 13 podi che condivideva con Sofia Goggia.
E chiudiamo con i record di longevità per la nostra campionessa che non è più di certo una bambina ‒ 35 anni il prossimo 14 luglio ‒ e che è diventata la più “esperta” a vincere una gara di Coppa del Mondo in discesa, Super G e gigante. Un record che ben dimostra non solo che la nostra Fede c’è ma, soprattutto, che si trova nella migliore forma fisica di sempre considerando che “la tigre” ha conquistato ben 22 delle due 37 gare sul massimo circuito dopo aver compiuto 30 anni. Da questo punto di vista solo Lindsay Vonn (anche lei in splendida forma dopo lo stop lungo 5 anni) ha fatto meglio con appena una vittoria in più dopo i 30.
Un poker mancato
Una stagione ai limiti della perfezione abbiamo detto, sì, perché la perfezione assoluta sarebbe stato l’en plein delle coppe (generale, discesa, super G e gigante), un poker ormai mancato a causa della straordinaria gara della Gut-Behrami nel Super G di domenica.
La nostra tigre, infatti, dopo aver vinto la Coppa del Mondo generale e quella di discesa sabato scorso, non si è di certo fermata a festeggiare dimenticando le ultime gare. «Sono molto emozionata, ma voglio già tenere il setting per domani, per la prossima gara», aveva detto dopo l’annuncio della sua vittoria matematica alle due Coppe (quella generale e quella di specialità) perché, da vera campionessa che è, la nostra Fede ha cercato anche il terzo globo di cristallo nel Super G di domenica. Ma, purtroppo per lei, anche la svizzera Lara Gut-Behrami, dopo aver perso la Coppa del Mondo, aveva messo le mani su quella Coppa e, alla fine, ha avuto la meglio su tutte sciando davvero in modo perfetto in un Super G nuovo e che ha messo tutte a dura prova.
La Gut, quindi, si è presa di prepotenza la Coppa di specialità che fino a quel momento vedeva la Brignone leader per soli 5 punti proprio sulla svizzera. In mezzo, poi, si è messa anche Lindsay Vonn che si è presa il secondo gradino del podio lasciando all’azzurra solo la terza piazza. Il tris che la nostra valdostana aveva nel mirino, quindi, è andato perso, ma ce n’è ancora un altro al quale può puntare martedì 25 marzo: la Coppa di specialità del Gigante per la quale, questa volta, non si trova leader ma inseguitrice della neozelandese Alice Robinson che guida la classifica con 520 punti.
E a quell’appuntamento, seppur con obiettivi diversi, ci sarà anche l’altra immensa azzurra, Sofia Goggia, che può vantare un’ottima stagione che l’ha vista portare a casa il terzo posto nella classifica generale dietro alla connazionale e alla già citata Gut-Behrami, la terza piazza nel Super G dietro sempre alla stessa coppia e stesso destino anche nella classifica finale di discesa libera nella quale la nostra Sofia era stavolta talmente vicina alla vetta che, se la gara non fosse stata annullata, avrebbe potuto portare una Coppa pure lei a casa.
Comunque, al di là dei possibili titoli mancati che, poi, sono solo numeri, una sola è la nostra certezza: lo sci alpino in Italia è ai suoi massimi livelli e guarda tutti gli altri dal tetto del mondo e noi ci auguriamo che così continuerà ad essere.
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