Scene di guerra al Rione Sanità in cerca di riscatto

Genny Casarano aveva 17 anni. Lo scorso 6 settembre è stato ucciso perché si è trovato al centro di un raid di camorra, mentre tentava di mettersi al riparo. Il senso di abbandono dallo Stato e la separazione tra la Napoli-bene e quella “malamente”. Lunedì arriverà in città la commissione antimafia
I funerali di Gennaro Cesarano

Per lunedì 14 settembre è atteso l’arrivo della commissione antimafia a Napoli dove, nella notte tra il 4 e il 5 settembre, si è consumata nel centrale rione Sanità un raid della criminalità organizzata.

 

Secondo le ultime ricostruzioni almeno dieci persone ben armate, a bordo di moto di grossa cilindrata, hanno seminato il panico sparando all’impazzata in una piazza del Rione, provocando la morte di un giovane di 17 anni, Gennaro (Genny) Casarano. Oltre la facile classificazione dell’episodio come una faida all’interno di clan di camorra rivali, è il livello del caos che lascia interdetta un’intera città che si ritrova come in stato di abbandono. Come ha detto il presidente della terza municipalità del comune partenopeo, Giuliana Di Sarno, «il rione Sanità sta diventando Baghdad. È ora che tutti ne prendano coscienza. La morte di un ragazzo è lo specchio del fallimento dello Stato. Da soli non ce la possiamo fare».  

 

A testimoniare il clima di smarrimento che sta vivendo la popolazione più esposta delle zone difficili dell’hinterland napoletano, è arrivata la notizia del ferimento, a causa di una scheggia di una pallottola vagante, di un bambino di 9 anno nella cittadina di Giugliano.

 

Per questo motivo ha valore non solo di testimonianza, ma come analisi profonda della situazione nella sua complessità, il documento ufficiale rilasciato dai parroci della Sanità assieme al missionario comboniano Alex Zanotelli che, immediatamente, hanno sostenuto quella parte di cittadinanza che ha voluto esprimere il forte sdegno di fronte a quanto accaduto, senza strumentalizzazioni e banalizzazioni, assieme alla ricerca di una soluzione per uscire da una condizione di vita sociale sempre più insostenibile in una città spaccata in due.

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