Per scegliere il presidente occorre l’estremismo del dialogo
In questi giorni decisivi per il nostro Paese sentiamo di dover esprimere anche pubblicamente l’immensa gratitudine per quello che il presidente Mattarella ha rappresentato per il nostro Paese e per gli Italiani per il nitido esempio di vita politica e istituzionale declinato in questi anni.
Un’attività esemplare, sempre ancorata ai valori più alti della nostra Costituzione e della democrazia, dimostrando che mitezza e capacità di dialogo sono la vera forza della politica, e la ricerca del bene comune. Concetti che non restano aspirazioni ancorché nobilissime, ma possono trovare concretezza nelle scelte politiche quotidiane adottate in loro coerenza.
Crediamo che tali riferimenti debbano essere un criterio imprescindibile per quanti debbono da oggi scegliere il successore.
Chiediamo che sia possibile superare le incertezze che segnano queste delicate contingenze e che il Parlamento in seduta comune possa vivere questo passaggio nella dimensione di assoluto “servizio” al bene di tutti.
Per questo abbiamo inviato un messaggio personale ai parlamentari di diversa appartenenza partitica con i quali percorriamo i sentieri della fraternità in politica. Un messaggio per esprimere loro non solo il nostro sostegno e la nostra vicinanza più calda, ma anche un invito, per il rapporto finora costruito, ad esercitare senza remore la fraternità che vuol dire dialogo, ascolto profondo, con un ottimismo fatto di speranza e azione.
Ci crediamo, non tanto per i mezzi di cui disponiamo, ma per la forza che viene dall’esperienza che ci lega e che ci spinge ad agire in ogni luogo e in ogni circostanza con il metodo dell’estremismo del dialogo.