Scampò al deragliamento ora aiuta le ferrovie
È il 6 agosto del 2010 e un treno, poco dopo le 11, accelera senza motivo sulla Circumvesuviana e deraglia in curva nella periferia Est di Napoli. Un uomo muore e 58 persone rimangono ferite: tra loro lo studente Vincenzo Maria Scarpati di Ercolano che transita nel tunnel nero del coma farmacologico per uscirne 20 giorni dopo senza rammentar più nulla dell’incidente. Totale oblio. La sua mente, come un treno ad alta velocità, elimina le stazioni non necessarie per poter proseguire la corsa senza intoppi. Gli mancano 4 esami alla laurea in informatica e decide di trascorrere 4 mesi per preparare la sua tesi nella sala di controllo della Circumvesuviana.«Mio padre è macchinista e mi sono chiesto cosa potessi fare per la società»La sua tesi, nel 2014, elabora un sistema di sensibilizzare gli amministratori monitoraggio in tempo reale del trasporto ferroviario della Circumvesuviana. Un sistema studiato per rendere più sicuri ed efficienti i tragitti di 60 mila passeggeri giornalieri. Nel 2017 l’ultimo regalo di Vincenzo. Un sistema hi-tech che indicherà ai pendolari della Circumvesuviana Ercolano Scavi gli orari dei treni in arrivo e le destinazioni. Due computer, due monitor e un teleindicatore di 40 pollici permetteranno la fruizione dei dati all’utenza. Per un passato dimenticato la stazione di Ercolano diventa un viaggio verso il futuro.