A Scampia c’è la libreria dove si “spaccia” cultura
“Una piazza di spaccio di libri”: è così che ha definito la sua libreria Rosario Esposito La Rossa, editore e scrittore, che la scorsa primavera ha deciso di aprire La Scugnizzeria, la prima libreria al confine tra Melito e Scampia. In periferia, tra quelle strade che sono territorio di camorra, che per anni sono state terreno di guerra tra il clan degli Scissionisti e quello dei Di Lauro e dove spesso i giovani crescono ingabbiati dalla criminalità organizzata, nasce così un’opportunità di vita differente.
La Scugnizzeria è la casa degli scugnizzi, dei ragazzi di strada, le sue porte sono sempre aperte e pronte ad accogliere chi cerca una seconda occasione, chi sceglie il diritto alla cultura piuttosto che la violenza. Ad aiutare Rosario c’è la sua famiglia, ma ci sono anche i ragazzi di Voci di Scampia, associazione fondata nel 2007 proprio da Rosario e Maddalena Stornaiuolo con l’obiettivo di contrastare la criminalità partendo dalle nuove generazioni.
La maggior parte dei libri sono di case editrici del Sud Italia, per far conoscere gli autori locali, ma all’interno della libreria si vendono anche prodotti come miele e vino che provengono da cooperative sociali del territorio. C’è poi lo scaffale della bibliodiversità, la Sala Pupella Maggio dedicata all’attrice napoletana, dove si tengono laboratori teatrali e di scrittura creativa; uno spazio è stato poi definito L’Ospedale dei libri, qui i volumi destinati al macero vengono raccolti, sistemati e trovano nuova vita. E come i corrieri della droga, Rosario e i suoi ragazzi portano anche i libri a domicilio, per diffondere la cultura e avvicinarsi a chi ne rimane ancora distante.
Tra gli scaffali si trovano poi i “pizzini della legalità”, dove vengono raccontate le storie delle vittime innocenti di mafia o quelle di chi la criminalità l’ha combattuta tutta la vita. C’è anche l’angolo dedicato al “libro sospeso”, come per il tradizionale caffè sospeso chi vuole può comprare un libro in più e lasciarlo già pagato in libreria per chi non ha la possibilità di acquistarlo, che in questo modo può prenderlo gratuitamente.
All’interno della libreria c’è anche un biliardino in ricordo di Antonio Landieri, il cugino di Rosario, ucciso per errore da alcuni sicari nel novembre del 2004 mentre giocava a biliardino con gli amici. Un semplice oggetto che serve però a ricordare le vittime innocenti di mafia e che rappresenta anche un segnale forte: una via di uscita c’è e la Scugnizzeria è un esempio concreto di cambiamento.