Sanremo 2022: la serata dei ricordi
Dopo la dose booster della terza serata di questo Sanremo 2022 in cui come in una maratona abbiamo fatto il “richiamo” di tutte e 25 le canzoni in gara, la quarta serata è sempre una di quelle più attese degli ultimi anni, quasi l’evento nell’evento, il festival nel festival.
Un tempo era il giorno di pausa in cui i cantanti riposavano la voce prima della finale – e gli spettatori le orecchie –. Negli ultimi anni invece è diventata la serata in cui si hanno le grandi conferme e in cui, a volte, si confermano i grandi dubbi.
Ognuno dei cantanti in gara di Sanremo 2022 si è presentato con una cover, la rivisitazione di una canzone che abbia fatto storia nel panorama della musica degli anni ‘60/’70/’80/’90 quasi sempre in compagnia di un altro artista con cui duettare sul palco. E tra un ricordo malinconico e nostalgico di una canzone del cuore e l’altra, serpeggia a volte insolente nell’ascoltatore il dubbio che forse sarebbe stato meglio far andare in gara l’altro, l’ospite del duetto.
Sicuramente è stata la serata più ballabile di questo Sanremo 2022, quella che ha fatto alzare dal divano in pantofole e calzini spaiati anche il più sonnecchiante e intorpidito telespettatore.
Tanti gli omaggi anglofoni durante la serata, ad Aretha Franklin da una Noemi che canta seduta al pianoforte, a Frank “The voice” Sinatra dal vincitore di Sanremo giovani Yuman accompagnato al pianoforte da una icona del jazz italiano, Rita Marcotulli.
E poi a Britney Spears dal duo Emma e Francesca Michielin, cantante prestata poco convincentemente all’orchestra come direttrice, sino al giovane ed elegante Matteo Romano che duettando con Malika Ayane ha omaggiato Elton John.
Spiccano gli omaggi tributati ad artisti italiani come Pino Daniele da Massimo Ranieri con Nek, ma anche a Gino Paoli da Mahmood e Blanco, dati come favoriti alla vittoria e già al primo posto nella classifica generale delle prime quattro serate.
Ha commosso la platea anche quello del giovane Aka7even fresco di talent show che con Arisa ha ricordato il talentuoso cantante morto prematuramente Alex Baroni.
Non sono mancate però note stonate nella serata, oltre a quelle emesse letteralmente da così tanti artisti, da far pensare che probabilmente oltre a non saper gestire emotivamente un palco così importante ci siano stati notevoli problemi di audio.
È sempre rischioso presentare brani italiani iconici come quelli del duo Mogol e Battisti, e volerli personalizzare a tutti i costi tanto da modificarne l’essenza e rischiare di trasformare un omaggio in una sorta di affronto, sorte toccata a Giusy Ferreri e a Michele Bravi.
O dimostrare di non avere le idee chiare e lanciarsi in un rischiosissimo medley che va da Jimmy Fontana ad Alan Sorrenti come quello della spagnola Ana Mena, che si è trasformata con poco successo, in occasione del festival, in cantante neomelodica rimanendo sempre negli ultimi due posti delle classifiche in ogni serata.
Dispiace anche per Gianluca Grignani che si è invece sabotato da solo, non permettendo ad Irama nel duetto insieme di ricordare un suo grande successo tanto amato dal pubblico, come La mia storia tra le dita, ma facendosi inseguire in mezzo alla platea senza cantare le parole della sua stessa canzone.
E c’è stato invece chi, omaggiando se stesso, come la coppia Morandi e Jovanotti che ha cantato e ballato un medley dei propri successi, ha vinto, meritatamente, il premio della serata cover decretato dalla somma dei voti delle tre giurie: demoscopica, sala stampa e del pubblico a casa con il televoto. E con questa vittoria Gianni Morandi ha fatto di più, è andato forte come dice nella sua canzone. Sommando i punteggi delle 4 serate, si è conquistato il secondo posto della classifica generale, balzando in alto e superando un’altra tra le favorite, Elisa, che rimane nel gradino più basso del podio.
Co-conduttrice della serata Maria Chiara Giannetta, attrice e protagonista della recente serie Rai di successo Blanca, che, con una eleganza e spontaneità inaspettata ha la capacità di trovare il posto giusto in questo festival gentile al fianco di Amadeus, che ormai è quasi uno di famiglia per gli italiani, proprio come succedeva con i grandi presentatori di una volta, quelli che ci rassicuravano e ci facevano sentire importanti nel nostro ruolo di spettatori anche da lì, dal nostro comodo divano.