Sanremo 2014: che la festa cominci!

A Sanremo prende il via la 64esima edizione del Festival della Canzone italiana. Un festival che tenta di contrastare lo strapotere dei talent-show giocando su quattro ingredienti fondamentali: simpatia, nostalgia, un cast meno imbarazzante del solito, e una valanga di super-ospiti
Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

Che Festival sarà quello che ci attende dietro l’angolo? In fondo quello di sempre, solo un po’ più morigerato e attento ai dettagli: non ultimo quello di far quadrare i conti di un’azienda statale che di questi tempi non può certo permettersi di scialare.

Fazio e la sua squadra – dalla Littizzetto al regista Duccio Forzano – promettono sobrietà ed eleganza; ci saranno da festeggiare i 60 anni di mamma Rai e da accompagnare le Olimpiadi di Sochi; ci sarà da tener lontani gli strepiti della politica e di provare ad offrire qualche innocente evasione a un popolo da troppo tempo sotto le presse della crisi. Ci sarà da celebrare e accompagnare Sorrentino verso un possibile Oscar e il compianto Abbado nell’Olimpo dei Grandi, da dribblare i mugugni dei disoccupati e incoraggiare un Paese che nei suoi bassifondi rivela speranze, volontà ed energie probabilmente più reali delle chiacchiere che nutrono le cronache odierne. Ancora qualche ora e sapremo se ci verrà somministrata una tisana balsamica o un sonnifero.

Per intanto, dando un’occhiata al cast di questa edizione, si può già notare l’assenza di certe cariatidi tradizionalmente care al gran serraglio sanremese, a tutto vantaggio di pedigree canzonettari di più alto profilo. Tra i cosiddetti “Campioni” per esempio, accanto a frequentatori di nobile casata come la Ruggiero, Ron e Renga, non mancano anche personaggi fuori dai canoni festivalieri, come i rocker Perturbazione, il rapper Frankie Hi-Nrg e il trendysta Giuliano Palma; da tener d’occhio anche la sempre più lanciata Noemi e soprattutto il talentuoso Raphael Gualazzi che molti già profetizzano tra i papabili alla vittoria finale.

In ogni caso una vetrina interessante e stilisticamente variegata, e proposte che parrebbero costruite per durare ben più di questa settimana di evanescenti passioni che continua ad essere il festivalone più chiacchierato dagli italiani. Più difficile prevedere chi tra le “Nuove Proposte” saprà lasciare il segno: sulla carta direi di tener d’occhio il romano The Niro e il partenopeo Zibba, già vincitore di una prestigiosa Targa Tenco nel 2012.

Quanto ai contorni e agli ospiti "acchiappa-audience" quest’anno sfilerà davvero di tutto: dall’emergente Pif (uno che dalle Iene è passato al cinema col controverso La mafia uccide solo d’estate) cui verrà affidato una sorta di pre-festival quotidiano, all’attesissimo Maurizio Crozza; dall’immarcescibile Franca Valeri a Enrico Brignano; dall’astronauta Parmitano a istituzioni nazional-popolari come Arbore, Baglioni e la Carrà; e tra le stelle musicali, ecco il redivivo Cat Stevens (alias Yusuf Islam) ed emergenti di sicuro talento come Paolo Nutini, Damien Rice, Rufus Wainwright e il neo-fenomeno belga Stromae.

Insomma, tutto sommato potrebbe essere un festival guardabile e digeribile almeno quanto il precedente. Se non altro, pare che i costi (circa 18 milioni di euro) verranno totalmente ripagati dagli introiti pubblicitari. Perché Sanremo è Sanremo, e a sentire quanti oggi ne guidano il destino, ne vale ancora la pena.

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