Salviamo i monumenti

Una partecipazione senza precedenti. Così è stato per la quinta edizione del censimento sui tesori da proteggere promossa dal Fai (Fondo ambiente italiano).
Abbazia di Santa Maria di Pulsano.

Una partecipazione senza precedenti. Così è stato per la quinta edizione del censimento sui tesori da proteggere promossa dal Fai (Fondo ambiente italiano). Gli italiani erano stati chiamati a segnalare i loro “Luoghi del cuore”, monumenti cioè, chiese, palazzi che necessitano non solo di essere protetti, ma anche ristrutturati, rivalutati. Al Fai sono così arrivati 450 mila voti con grande soddisfazione degli organizzatori che non mancano di registrare la crescita di interesse dal primo anno (20 mila voti) allo scorso anno (140 mila voti), fino all’ultimo successo appena incassato. Internet e social network hanno fatto la loro parte per moltiplicare le adesioni.

 

Al primo posto fra i luoghi più votati troviamo le chiese, seguite da edifici civili, abbazie e conventi; la Puglia, con 106 mila voti è stata la regione più votata, seguita da Piemonte (81 mila) e Lombardia (67 mila). Ha vinto la classifica in assoluto il complesso degli eremi dell’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, in provincia di Foggia, risalente al VI secolo, scavato nella roccia, le cui celle sono collegate da sentieri, scalinate e una rete idrica; al secondo posto si è piazzata la Casa Desanti Bossi, una villa ottocentesca completamente abbandonata nel cuore di Novara; terza classificata la piccola chiesa di santa Caterina a Lucca, in stile barocco, costruita nel 1575.

 

Serviranno a qualcosa questi primati? Sembra proprio di sì. Per la Colombaia di Trapani, ad esempio, uno dei siti più votati lo scorso anno, sono già stati stanziati i primi 600 mila euro per il restauro che è ai nastri di partenza.

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