I salvati di Edward Bond e altre storie

Teatro e danza, l'offerta dal palcoscenico in Italia

I salvati di Edward Bond

Una denuncia contro quel capitalismo che ha generato una politica colpevole di aver consapevolmente diseducato una società ormai vittima e carnefice di se stessa. La storia narra le vicende di una famiglia e parallelamente di un gruppo di giovani, tutti in qualche modo colpevoli della morte di un neonato, tutti alle prese con la loro desolata vita quotidiana. Una vita ai margini, in un mondo alienato.  Nel 1965 lo scrittore inglese ritrae uno spaccato della periferia londinese, che non sembra distante dalle dinamiche presenti tra le strade e i vicoli delle nostre città, dove non ci sono buoni o cattivi, ma uomini e donne che non hanno ereditato gli strumenti per attuare una scelta positiva. Si è smarrita l’innocenza e l’unico mezzo che si conosce per trovare un posto nel mondo è la crudeltà.

Saved”, di Edward Bond, traduzione di Tommaso Spinelli, regia di Gianluca Merolli, con Francesco Biscione, Manuela Kustermann, Lucia Lavia, Gianluca Merolli, Marco Rossetti, Antonio Bandiera, Carolina Cametti, Michele Costabile, Marco Rizzo e Giovanni Serratore, scene Paola Castrignanò, costumi Domitilla Giuliano, luci Valerio Geroldi. A Roma, Teatro Vascello, dal 29/11 al 10/12

La teoria di Galois

Figura romantica e tragica al tempo stesso, Évariste Galois (1811-1832) ricorda più il temperamento di un grande poeta piuttosto che quello di un uomo di scienza. Il suo lavoro ha posto le basi per la teoria che porta il suo nome, la Teoria di Galois appunto, un’importante branca dell’algebra astratta. Lo scrittore Paolo Giordano, celebra la figura di Galois mescolando realtà e leggenda, e consegnandoci, attraverso la forma di una lettera, un monologo-confessione di grande intensità. Ne viene fuori il ritratto di un personaggio dai tratti irruenti e passionali: la passione matematica, la militanza politica, le delusioni, le amicizie e gli amori, ognuno dei quali ci svela diversi livelli di consapevolezza.

“Galois” di Paolo Giordano, interpretazione e regia Fabrizio Falco, e con Francesco Marino, scene Eleonora Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci Daniele Ciprì, musiche Angelo Vitaliano. Produzione Teatro Stabile di Torino. Al Piccolo di Milano, Teatro Studio Melato, dal 29/11 al 3/12.

La ferita della bellezza

Il lavoro offre l’occasione di riscoprire la figura del celebre cantante lirico castrato pistoiese Atto Melani (nato nel 1626 e morto a Parigi nel 1714) che fu uno dei protagonisti del Barocco europeo; indimenticata la sua interpretazione nelle vesti di Orfeo, nell’opera di Luigi Rossi, rappresentata con grande clamore nel marzo del 1647 al Palais Royal di Parigi. Ogni rappresentazione sarà preceduta da una breve introduzione allo spettacolo a cura di studiosi esperti di musica e storia dell’epoca: Chiara Caselli, Luca Scarlini, Umberto Pineschi, Enzo Bargiacchi, Francesco Cappellini, Carlo Ipata.

“La ferita della bellezza” di Luca Scarlini, da un’idea di Massimo Grigò, e con Annibale Pavone, Maurizio Rippa, diretti da Giovanni Guerrieri, al clavicembalo Michiko Kato, luci di Emiliano Pona. A Pistoia, Piccolo Teatro Mauro Bolognini, dal 30 al 9/12, produzione Associazione Teatrale Pistoiese.

Omaggio a Édith Piaf

Lo spettacolo ripercorre attraverso il testo inedito scritto da Melania Giglio, anche interprete insieme a Martino Duane, i giorni che precedettero la storica esibizione della cantante sul palco dell’Olympia, dalla fine del 1960 sino alla primavera del 1961. Il racconto, arricchito da canzoni eseguite rigorosamente dal vivo, tra le altre L’accordéoniste, La Vie En Rose, Milord, vuole essere un omaggio ad una delle voci più belle e strazianti della canzone moderna.

Édith Piaf, l’usignolo non canta più”. A Roma, Off Off Theatre, dal 28/11 al 10/12.

Gauthier Dance Company a Torinodanza

L’edizione 2017 di Torinodanza si chiude l’’1 dicembre al Teatro Regio con il debutto della Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart impegnata, in prima italiana, in un programma che rende omaggio a quattro artisti israeliani di fama internazionale: Hofesh Shechter con Uprising; Sharon Eyal e Gai Behar che riallestiscono Killer Pig ed infine Minus 16 creato da Ohad Naharin.

Temporaneo Tempobeat

È una performance di danza che focalizza la ricerca sul rapporto tra movimento e suono. Attraverso una struttura performativa dinamica e leggera, il lavoro indaga la vocalità come estensione dell’azione esplorando il gesto nella sua sintesi. La performance coniuga danza contemporanea, tecnologia wireless portatile e il beat boxing, una tecnica particolarmente usata nella street dance che consiste nel riprodurre i suoni di una batteria e di altri strumenti attraverso l’utilizzo della bocca e della voce.

“Temporaneo Tempobeat”, idea a regia Claudio Prati e Ariella Vidach, coreografia Ariella Vidach in collaborazione con i danzatori Chiara Ameglio, Giovanfrancesco Giannini, Manolo Perazzi, Stefano Roveda, Alessio Scandale; composizione musicale Marco Sambataro, scenografia ed elementi visivi Claudio Prati. A Firenze, Teatro Cantiere Florida, l’1/12.

 

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