S.Silvestro

Santo dell'ultimo dell'anno e venerato sia dalla Chiesa d'Occidente che d'Oriente. Dalla grande opera della "Biblioteca Sanctorum" di Città Nuova il profilo del "primo confessore della fede" per i cristiani 
S. Silvestro
S. Silvestro evoca immediatamente cenoni e veglioni. Ma chi fu realmente questo santo? Trentatreesimo papa della storia visse in epoca costantiniana. E’ stato uno dei primi santi non martiri acclamati dalla Chiesa d’Occidente e d’Oriente. Dalla Biblioteca Sanctorum, la celebre enciclopedia dei santi dell’editrice Città Nuova, la narrazione della sua storia.

 

«La più antica notizia della sua venerazionee si trova nella Depositio Episcoporum, inseritavi appena qualche mese dopo la sua morte, avvenuta il 31 dicembre 335. Alla stessa data la sua festa è ricordata in tutti i Sacramentari, nel Martiriologio Geronimiano, nei Martiriologi storici e nel romano con notizie tratte dalla biografia leggendaria (BHL, II, pp. 1119-20, nn. 7725-43); i Greci invece lo festeggiavano il 2 gennaio. Il suo sepolcro si trovava nel cinitero di Priscilla sulla via Salaria nuova, dove fu costruita in suo onore una basilica ricordata negli Itinerari del sec. VII; il suo nome soppiantò per un certo tempo quella della fondatrice del cimitero. 

 

«Del suo lungo pontificato, durato  oltre vent’anni, come nella sua vita niente si conosce di sicuro: la sua opera e la sua fama furono oscurate dall’attività del contemporaneo Costantino Magno, il "primo imperatore cristiano". Forse a causa di questa situazione di  inferiorità nei riguardi dell’autorità civile, si pensò di rivalutare la personalità di S. con una serie di scritti, facenti parte del gruppo degli apocrifisi machiani, qualcuno dei quali fu utilizzato anche dall’autore del Liber Pontificalis, e nei quali si attribuisce al papa un ruolo importante sia nella vita della Chiesa, sia nelle sua relazioni con Costantino.

 

«In conclusione si può dire che la personalità di S., pur avendo goduto a lungo del nuovo clima di libertà concesso alla Chiesa dalla vittoria di Costantino, rimane una figura di secondaria importanza nella storia della Chiesa stessa, e può essere solo parzialemnte rivalutata per il culto tributatogli essendo stato uno dei primi santi non martiri ad esser venerato con culto liturgico sia della Chiesa occidentale sia da qulla orientale.

 

Secondo gli antichi

 

«Nato a Roma da un certo Rufino, già presbitero al tempo di papa Marcellino, avrebbe co lui consegnato i Libri Sacri durante la persecuzione di Diocleziano: questa accusa gli fu lanciata già dai Donatisti, ma S. Agostino la rintuzzava affermando che essa non era provata. Eletto papa, dopo la morte di Milziade, nel gennaio del 314, dovette sfuggire alle persecuzioni di Costantino Magno, già padre di Roma per la vittoria al ponte Milvio, e si rifugiò al Monte Soratte; al di à fu chiamato dallo stesso Costantino, colpito frattanto dalla lebbra e dalla quale fu mondato al momento di ricevere il battesimo. Per irconoscenza l’imperatore decise di costruire le basiliche Vaticane, Lateranense e altre. Anche la madre di Costantino, che aveva aderito al giudaismo, fu convertita dopo una pubblica disputa sostenuta da S. e dodici scribi.

 

«Durante il pontificato di S. furono agitate controversie donatiste ed ariana, ambedue dirette e giudicate da Costantino, senza alcun decisivo intervento del papa; ma la leggenda però volle riparare a questa lacuna attribuendo a S. la convocazione di un sinodo romano di duecentosettantacinque vescovi, in cui furono ratificati i decreti di Nicea e furono promulgati alcuni canoni liturgicie disciplinari. 

 

«Anche nella grandiosa attività edilizia di Costantino a favore di S., ebbe poca parte, ma la leggenda gli attribuì almeno la fondazione di una basilica, il titolus Aequitii, che nel sec. VI era già comunemente chiamato titolus sancti Silvestri.

L’ultimo apocrifo riguardante S. è la famosa Donatio Constantini, falso del sec. VIII, con il quale si pretese giustificare il ptere temporale del papa, dal momento che già Costantino gli avrebbe donata la città di Roma quando si decise a fondare Costantinopoli, la nuova capitale dell’impero».

 

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