Rovesciare l’anima del mondo
Sergio Zavoli - Città Nuova
In questo piccolo libro, primo della nuova collana Le Cattedre di Sophia, attualità e fede si intersecano in un reciproco domandare che non lascia tranquilli né i credenti né i non credenti, mentre interroga sulla speranza.
Tutti oggi dobbiamo fare i conti con una storia piena di contraddizioni ed orrori, una scienza che sterilizza la coscienza pur potenziando i mezzi, una domanda di senso che, abbandonata l’ideologia, si pone il dubbio dell’assenza di Dio e riscopre la fede, il suo significato esistenziale, politico e antropologico.
Sperare è raccogliere la sfida di testimoniare in un dialogo vivo. Il contributo dei tanti citati nel libro – filosofi, sociologi, preti, papi, profeti –, ci richiama alla responsabilità verso gli altri.
Un incontro in particolare sottolinea questa prospettiva: «"Bisogna stare con gli altri, sempre, anche quando ti sembra che non ci siano, quando hai la sensazione di essere in compagnia soltanto di te stesso”, mi disse Chiara Lubich il giorno in cui l’incontrai per la prima volta».
L’umanità non è solo “nella propria ombra” ma nella concreta relazione con gli altri che ci spinge a costruire una cultura condivisa. La storia e la sua interpretazione, il «viaggiare intorno all’uomo», per dirla con Zavoli, deve prendere il suo posto accanto alla profezia.
Entrare e restare in questa dinamica profetica di dialogo è una sfida in cui tutti siamo coinvolti, per rovesciare l’anima del mondo.