“Romeo e Giulietta” in diretta dal Teatro Massimo di Palermo
Anche nella danza, come nel teatro, quella di Romeo e Giulietta è la storia d’amore per eccellenza, un classico della coreografia sulle note immortali della musica di Prokof’ev, ricchissima di dinamiche e di emozioni, di dettagli descrittivi, profondamente teatrale e coinvolgente. Nel balletto si sono visti avvicendarsi protagonisti indimenticabili nel dare corpo e anima alla vicenda degli amanti veronesi.
Capolavoro assoluto, rivisitato o attualizzato, ha conosciuto sulla scena innumerevoli versioni tradizionali e contemporanee, danzato in un medioevo giocoso ed esotico come quello shakespeariano, o in un medioevo romantico come quello ottocentesco; ambientato nel secondo dopoguerra del Novecento, con tutte le sue tensioni tra tradizionalismo e spinta a ricostruire e rinnovare, o nel contesto di un regime totalitario di un Paese dell’Est come fece il coreografo franco-albanese Angelin Preljocaj nel 1990 per il Lyon Opéra Ballet.
Moltissimi, quindi, i coreografi, impossibile da citare tutti, che con le loro personali riletture si sono cimentati col noto dramma shakespeariano. Ultimo e più recente, all’Arena di Verona lo scorso agosto, il danese Johan Kobborg con una scrittura coreografica potente affidata a due star mondiali, Sergei Polunin e Alina Cojocaru. Tra le versioni più celebri del ballet d’action, e ancora nel repertorio di grandi compagnie, va ricordata quella di Kenneth MacMillan di grande equilibrio ed eleganza, che tratteggia con lirismo e tensione psicologica le relazioni umane, compresi momenti di humour. E si potrebbe continuare a citare molti altri coreografi. Oggi, ultimo tra questi, Davide Bombana, del quale ricordiamo due sue versioni di Romeo e Giulietta: quella per il Balletto di Toscana Junior, e la seconda per il Wiener Staatballett.
Chiamato da poco, prima del lockdown di marzo, alla direzione del Corpo di Ballo del Teatro Massimo di Palermo, il coreografo milanese – con una brillante carriera di danzatore soprattutto all’estero (al Bayerisches Staatballett) e precedenti collaborazioni internazionali come coreografo (dall’Opera di Parigi al National Ballet of Canada, al Ballet du Capitole di Tolosa, e in Italia a Maggiodanza) – ha fatto ripartire già a luglio, pur nelle difficoltà dell’emergenza Covid, l’attività dei ballerini con lo spettacolo Grossa Fuga, prima creazione per la compagnia palermitana. Sospesa per il momento la programmazione dal vivo, il Teatro Massimo grazie al sovrintendente dell’Ente Lirico Francesco Giambrone, viene incontro al pubblico proponendo il balletto Romeo e Giulietta in diretta streaming, e senza pubblico in sala: una produzione pensata integralmente per la WebTv e con un grande dispiego di forze e di tecnica. La ripresa in diretta prevede, infatti, 9 telecamere in full HD, una steadycam e un dolly.
Questa versione di Romeo e Giulietta firmata da Bombana, è stato lo spettacolo vincitore del Premio Danza&Danza come migliore produzione italiana nel 2015. «È il balletto che ho danzato con più frequenza nella mia carriera di ballerino – ha dichiarato Bombana – interpretando i ruoli di Romeo e Mercuzio innumerevoli volte e in diverse versioni coreografiche. Mi sta a cuore forse più di ogni altro balletto perché penso che la vicenda dei due giovani amanti sia ancora di grande attualità: il settarismo, gli odi atavici, gli scontri tra etnie diverse sono sempre di grande attualità».
«Nel mio riadattamento – spiega il coreografo – ho attualizzato drammaturgicamente la tragedia di Shakespeare sovrapponendola alla storia vera di due giovani fidanzati, Bosko e Admira, uccisi dai cecchini a Sarajevo nel 1993 durante la guerra dei Balcani. Un amore impossibile il loro perché lei musulmana e lui serbo. Soprannominati da allora i “Romeo e Giulietta di Sarajevo”, i due giovani, mano nella mano, sfidarono la morte tentando inutilmente di fuggire dalla città devastata dal conflitto etnico-confessionale, e i loro corpi abbracciati rimasero insepolti per 8 lunghissimi giorni in quella striscia di terra di nessuno tra i due fronti contrapposti, in attesa che il cessate il fuoco ne consentisse il recupero».
«La mia coreografia – continua Bombana – prende spunto da questa tragedia contemporanea per far emergere lo smarrimento e l’impotenza verso l’incapacità degli esseri umani di superare l’intolleranza nei confronti della diversità. Intolleranza che prende di volta in volta la forma di faide familiari, di lotte sociali o addirittura di conflitti etnici che nella loro follia travolgono ogni sentimento di umanità». E ancora: «Ho creato nuovi personaggi, come “l’amica di Giulietta” che al posto della tradizionale balia incarna il senso di complicità che spingerà Giulietta a contravvenire alle regole della sua cultura per vivere il suo amore per Romeo, ed è anche interprete di umana comprensione e pietà. Sono ripensati anche i caratteri dei personaggi, come quello di Mercuzio, che qui assume toni arroganti e spregiudicati e lo stesso Romeo, inizialmente integrato nella sua ideologia e condizione sociale».
Concepito appositamente per gli spazi del Teatro Massimo, il balletto prenderà avvio da dietro le quinte e, con le telecamere che riprendono in modo da avvolgere lo spazio scenico, attraverserà la platea e avrà come esito ideale il palcoscenico. Con una sorpresa finale. A interpretare Romeo e Giulietta, saranno i ballerini Linda Messina e Michele Morelli. Gli altri ruoli principali sono affidati a Alessandro Cascioli (Mercuzio), Riccardo Riccio (Tebaldo), Yuriko Nishihara (amica di Giulietta), Romina Leone (madre di Giulietta), Francesca Davoli (madre di Romeo), Vincenzo Carpino (Paride), Gaetano La Mantia (Lorenzo).
Per assistere allo spettacolo basta collegarsi al sito del Teatro www.teatromassimo.it