Roma e la fascia verde: polemiche e proposte
Da novembre 2023 nel Comune di Roma dovrebbero entrare in vigore le nuove regole della fascia verde che prevedono un blocco dei veicoli più inquinanti fino alle diesel euro 4. Un provvedimento che verrà modificato come detto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ma che darà comunque priorità alla salute dei cittadini.
In realtà già la giunta dell’ex sindaca Virginia Raggi impose dei divieti alla circolazione (stop veicoli fino a Euro2) ma che non sono mai stati messi in pratica per mancanza di controlli ai varchi di accesso.
In questi mesi stanno procedendo spediti i lavori di installazione delle telecamere a tutti i varchi di accesso dell’area fascia verde. Dal 1° novembre prossimo saranno quindi attive tutte le telecamere pertanto qualsiasi veicolo che varcherà gli accessi sarà monitorato.
Roma è la città con il maggior danno totale a causa dell’inquinamento atmosferico con un valore monetario di circa 4 miliardi di euro (Fonte: Ispra). È una delle città dove si sforano i limiti previsti per legge per Pm10 e biossido d’azoto e dove si muore soprattutto a causa dello smog. È un problema di salute innanzitutto.
L’Europa da anni chiede alla Regione Lazio di intervenire per migliorare la qualità dell’aria. La Corte di giustizia europea ha infatti emanato due condanne per sforamento dei valori di Pm10 e biossido d’azoto – la prima nel 2018 e la seconda nel maggio 2022 -.
La Regione Lazio quindi nel mese di ottobre 2022 ha approvato in aula le nuove norme tecniche di attuazione da rispettare, obbligatorie per tutti i Comuni. Tra queste c’è l’articolo 24 sulle limitazioni della circolazione nel territorio del Comune di Roma che indica cosa bisogna fare all’interno della ztl, dell’anello ferroviario e della fascia verde.
«Circa 480 mila veicoli avrebbero dovuto lasciare la fascia verde (fino a diesel euro4) già ad ottobre 2022 – afferma l’assessore capitolino ai trasporti Eugenio Patané intervenuto al Consiglio del Municipio XII del 25 maggio scorso -. L’assessora capitolina all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi è riuscita a rinviare questo provvedimento introducendo il comma n°6 all’art.24 di progressività delle limitazioni e dei divieti e che consenta comunque un livello di riduzione degli inquinanti. E saranno l’Arpa e l’Ispra (istituti di ricerca) che monitoreranno la qualità dell’aria. Abbiamo circa 300mila autovetture in città senza revisione e senza assicurazione. Sono dati della motorizzazione. E 250mila sono le autovetture in più delle patenti».
Quindi il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sta valutando un pacchetto di interventi che possa ammorbidire le limitazioni. Una deroga potrebbe riguardare le automobili bifuel, quelle alimentate cioè anche a gpl, che potrebbero circolare all’interno della fascia verde. Allo studio poi ci sono incentivi economici per l’uso dei mezzi pubblici o per il cambio delle auto più vecchie e l’estensione dello shairing in tutta la città.
Per il capitolo dei mezzi pubblici su ferro, oggi ci sono tre linee metro e 6 linee tram. Sono in corso i lavori per allungare la metro C e progettare la metro D, ed entro il 2030 le linee tram arriveranno a 17.
Ma la parte più consistente delle nuove regole potrebbe riguardare l‘adozione del sistema ‘Move-In’ già sperimentato a Milano. Gli automobilisti che registrano il proprio veicolo al sistema Move-In non sono più soggetti a blocchi orari e giornalieri. Possono circolare liberamente in qualsiasi fascia oraria all’interno della ztl, ma fino a un tetto massimo di chilometri annui. Il conteggio di questi chilometri avviene attraverso una black box installata all’interno dell’automobile. Più è vecchia l’auto e meno chilometri puoi percorrere. Ad esempio, una macchina alimentata a benzina Euro O può percorrere al massimo 200 chilometri all’interno dell’Area B di Milano. Una macchina alimentata a gasolio Euro 4 può percorrere al massimo 2mila chilometri in un anno.
La parola finale comunque spetterà alla Regione Lazio e al governo perché quei divieti tanto criticati sono stati introdotti per far fronte alle multe dell’Unione Europea sugli sforamenti a Roma delle polveri sottili, Pm10, e del biossido di azoto, NO2.