Roma. Afghani in città

Un riparo per i rifugiati

Le conseguenze delle guerre del mondo non sono solo materia per riflessioni geopolitiche. Da tempo, a Roma, è conosciuta la presenza di giovani afghani, in cerca di protezione, che hanno trovato un pericoloso rifugio precario nei pressi della Stazione Ostiense.  L’emergenza freddo di questi giorni ha visto l’azione congiunta del Comune di Roma e del Centro Astalli, del Jesuit Refugee Service in Italia, per aprire un dormitorio adatto ai 40 richiedenti asilo e rifugiati che già usufruiscono dei servizi offerti dal Centro come mensa, centro d’ascolto, scuola e ambulatorio.

I giovani afgani, tutti con regolare permesso di soggiorno, sono stati accolti nella struttura  allestita nei locali della Fondazione il Faro.  La conoscenza personale di ciascuno, secondo padre La Manna, responsabile del Centro Astalli, permette di proporre un progetto di integrazione e autonomia in tempi brevi. Come osserva lo stesso gesuita, «i giovani afghani richiedenti asilo giungono numerosi in città dopo viaggi molto lunghi in cui affrontano pericoli e si affidano a trafficanti senza scrupoli».  

 

CC_Città_Nuova_Italia_2010.01.26

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