Il numero di Città Nuova di febbraio 2024 è dedicato a una riflessione urgente e articolata sull’Intelligenza artificiale e il ruolo che può e deve avere nella nostra società. Nella sezione L’Inchiesta, Sara Fornaro approfondisce con lucidità le opportunità ma soprattutto i rischi dell’IA, come la discriminazione algoritmica e la perdita di controllo umano sulle decisioni. Voci autorevoli, tra cui Tiziana Catarci e Mario Vento, analizzano la necessità di una governance etica e globale per evitare derive pericolose. L’intelligenza deve restare al servizio dell’uomo, come ha ricordato anche Papa Francesco, e non viceversa. L’Europa con l’AI Act compie un passo significativo, ma la regolamentazione deve essere globale. La riflessione tocca anche gli impatti politici, ambientali e culturali, ponendo interrogativi cruciali per il futuro. Un’inchiesta completa che rilancia con forza la centralità della persona nella trasformazione tecnologica.
Nell’editoriale Accendere l’immaginazione dal titolo Geopolitica umana, il direttore Giulio Meazzini invita a una rivoluzione dello sguardo sul presente, rilanciando l’importanza di ideali e comunità inclusive. In un contesto geopolitico che privilegia potere e identità nazionale, la rivista propone la costruzione di nuovi paradigmi culturali fondati sulla pace e sull’incontro.
In “L’Intervista”, Candela Copparoni racconta la vita straordinaria di Liliana Cosi, étoile del Teatro alla Scala e testimone di una spiritualità che ha trasformato l’arte in vocazione. Dalla Russia al Movimento dei Focolari, un percorso che unisce danza e fede in modo originale e profondo. La sezione “Storie” ci conduce nella rinascita interiore di Wang Yuanke, narrata da Silvano Malini. Da una vita frenetica a Shanghai al “reset” esistenziale nella cittadella di Loppiano: una testimonianza di cambiamento possibile, reso concreto dalla fraternità vissuta quotidianamente.
Nella sezione “Persona, famiglia e benessere”, Daniela Notarfonso affronta il tema della ricerca di identità nei giovani. In un mondo liquido, spesso privo di punti di riferimento, emerge la necessità di adulti capaci di ascoltare e accompagnare. Una riflessione sull’importanza della presenza educativa per prevenire disagi profondi.
“Italia” ospita l’omaggio a Carlo Cefaloni a Massimo Toschi, politico e attivista scomparso, instancabile costruttore di pace e dialogo. Dai bambini di Gaza ai contatti con Mandela, una vita radicale vissuta per gli altri. Un’eredità di speranza e coerenza, testimoniata con forza e umiltà. Nel reportage “Mondo”, Bruno Cantamessa si concentra sulla distruzione del patrimonio culturale a Gaza, tra archeologia cancellata e memoria perduta. Un racconto drammatico ma necessario per comprendere la portata umana e storica del conflitto.
Infine, la sezione “Radar” è impreziosita dall’articolo di Lino Matera e Sergio Juan sulla nuova veste grafica della rivista: un cambiamento che parla di apertura, innovazione e maggiore leggibilità, per una Città Nuova all’altezza delle sfide del tempo presente.
Città Nuova offre uno sguardo profondo e plurale sulle grandi trasformazioni contemporanee. Un invito alla lettura per chi desidera restare umano nell’era dell’intelligenza artificiale. Buona lettura!