Rivedi la diretta regionale de “I lunedì di Città Nuova”
Politiche attive per l’ambiente, sicurezza nelle scuole e necessità di un coordinamento maggiore tra il governo e l’ordinanza che ha cambiato per l’ennesima volta i colori delle nostre regioni. Questi alcuni dei temi emersi nella seconda puntata del collegamento con le Regioni per “I lunedì di Città Nuova” . È stata l’occasione di ripercorrere la più stretta attualità con le parole di chi quei territori e quei contesti lavorativi li vive. Tutti i giorni. Si sono collegati con noi la giornalista Chiara Andreola dal Friuli-Venezia Giulia, la giornaliste e insegnanti Patrizia Mazzola e Loreta Somma. A moderare gli interventi c’erano Sara Fornaro e Filippo Campo Antico.
«La pubblicazione del rapporto dell’Istituto superiore sanità, che mette in evidenza la correlazione tra le patologie della Terra dei fuochi, tra Napoli e Caserta, e lo smaltimento illegale dei rifiuti, sottolinea quando sia importante una sinergia tra i centri di ricerca e la magistratura», ha commentato Somma, che ha rimarcato quanto l’unica soluzione sia concepire l’ambiente come un bene comune e ha voluto riportare l’impegno di tutte la società civile, le associazioni e la Chiesa nel cercare di sensibilizzare su questo tema.
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Un’altra storia di poca attenzione verso l’ambiente è quella relativa all’inquinamento da veleni Pfas della seconda falda acquifera più grande d’Europa che si trova nel vicentino, sembrerebbe ad opera dell’azienda Miteni: il processo inizierà il 29 marzo. «C’è stato un grande movimento a livello di società civile, ci sono state interpellanze anche a livello sovranazionale: ci sono i presupposti perché sia un processo molto significativo», ha commentato Andreola.
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Le Scuole hanno riaperto ma tra chiusure a “macchia di leopardo” gli studenti e gli insegnati sono sempre più disorientati. Nel frattempo si è formato il nuovo governo Draghi e il neo ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha già fatto capire che il suo obiettivo è quello di permettere un rientro in sicurezza ai ragazzi quanto prima. «Bianchi ha particolarmente a cuore il tema della dispersione scolastica, che si concentra soprattutto al Sud», ha commentato Mazzola.
A “macchia di leopardo” sono anche le Regioni, con l’Umbria e la provincia autonoma di Bolzano che hanno istituito le cosiddette “zone rosse locali”. Con l’ultima ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza domenica 14 sono entrare in zona arancione altre regioni: Abruzzo, Toscana e Liguria. E lunedì la stessa sorte è toccata alla provincia autonoma di Trento.