Ritratto a sette colori
«Il segreto della nostra famiglia è nella fede», dicono l'assessore romano Gianluigi De Palo e sua moglie Anna Chiara. La fantasia di Dio, un diario familiare, edito da Città Nuova, presentato al pub Gp2 di Roma
La vita in famiglia: non un idillio − il quadretto della famiglia felice, stile “Mulino Bianco” −, ma un’avventura sorprendente, ogni giorno nuova, diversa, fatta di gioie e dolori, vittorie e fallimenti. Così ce la raccontano in un diario a quattro mani Gianluigi e Anna Chiara De Palo, sposati da sei anni e genitori di Giovanni, Thérèse e Maddalena, in La fantasia di Dio, vita di famiglia: piccole rinunce e grandi ironie, recentemente edito da Città Nuova.
Lui, che tra l’altro ricopre da alcuni mesi la carica di assessore alla famiglia, all’educazione e ai giovani nella Capitale, era presente assieme alla moglie all’incontro-dialogo sul libro, avvenuto nel GP2, il pub dedicato a Giovanni Paolo II, il 22 giugno a Roma. Accanto alla brillante lettura di due attori televisivi, Giovanni Scifoni e Beatrice Fazi; gli autori; Donato Falmi, direttore editoriale di Città Nuova, e don Fabio Rosini, direttore della Pastorale vocazionale della diocesi di Roma. A tenere le fila della serata, Cristiana Caricato di Tv 2000.
Contrariamente a tutte le ricerche sociologiche e statistiche attuali che ci danno un ritratto nero della famiglia in Italia − aumentano i divorzi; si fanno sempre meno figli, il matrimonio viene presentato come la morte del rapporto di coppia –, il quadro che emerge dal libro è una vita a “sette colori”. Strepitosamente bella, gioiosa.
«Ma c’è un segreto?», verrebbe da chiedere ai due autori. «Lezioni o formule per la riuscita sicura del matrimonio perfetto non ce ne sono − precisano Anna Chiara e Gianluigi −», perché come scrivono nelle ultime pagine di questo libro: «il nostro tesoro è la fede che il Signore ci ha donato. Senza di essa, veramente nulla avrebbe questo sapore». Tutto è dono di Dio e frutto della sua straordinaria fantasia. E la ragione che li ha spinti a scrivere, a raccontarsi, è stato il desiderio impellente di testimoniare e comunicare la bellezza di una vita familiare vissuta così. Forse, non è questo il segreto?