Il ritornello di papa Francesco
Sono solo in casa e sto lavorando al computer. Suonano alla porta e dal tono avverto subito che non può che esser lui, Salemi, l’anziano marocchino che abitualmente fa il suo giro per l’elemosina. Quest’uomo ormai lo conosco da parecchi anni e l’ho sempre visto fare “questo mestiere”. Siamo diventati amici molto tempo fa, quando un giorno mi chiese se potevo procurargli un Corano. Oggi tuttavia non ho tempo da perdere e sto per decidere di non aprire quando mi ricordo che è un po’ di tempo che non ci salutiamo. Lo saluto e mi scuso per non avere granché da offrirgli, se non un bicchiere d’acqua. Mentre beve, lo guardo e mi viene subito in mente il “ritornello” di papa Francesco che spesso ci ricorda: guardare, toccare e sporcarsi con la carne di Cristo nel povero. Subito il mio atteggiamento cambia radicalmente e mi sforzo, come un bambino che deve fare i compiti per casa, di scoprire in quelle sembianze Gesù. Non mi viene spontaneo perché il mio amico, essendo un po’ scuro di carnagione, appare più sporco del normale, poi è tutto sudato e… puzza! Continuiamo a parlarci per 20 minuti. Salemi nel salutarmi, prima di uscire, mi abbraccia e mi bacia calorosamente su entrambe le guance lasciandomi il segno. Dopo pochi attimi ritorno al mio lavoro, ma pensando che di lì a poco sarebbe potuta ritornare mia moglie, per accoglierla “come si deve”, ho aperto subito le finestre per cambiare aria e mi sono diligentemente lavato le gote per poterLo incontrare di nuovo in un altro prossimo.