Rischio vulcanico, al via le prove di evacuazione dai Campi Flegrei

Al via l’esercitazione sul rischio vulcanico “Exe Flegrei 2024”, che coinvolgerà i comuni dei Campi Flegrei.
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi tiene una conferenza stampa, con l'ausilio di una mappa della zona interessata allo sciame sismico , dopo le violente scosse registrate lunedì 20 maggio a Pozzuoli e nella zona dei Campi Flegrei. ANSA/ CIRO FUSCO.

Rischio vulcanico, al via le prove di evacuazione dai Campi FlegreiÈ iniziata l’esercitazione nazionale sul rischio vulcanico “Exe Flegrei 2024”, che si svolge in Campania, nella zona dei Campi Flegrei, da mercoledì 9 a sabato 12 ottobre. L’esercitazione inizierà con la simulazione di una variazione dei parametri di monitoraggio e il verificarsi di fenomeni tali da determinare un possibile passaggio dallo stato attuale del vulcano, quello di allerta gialla, al livello di allerta arancione. La prima giornata ha riguardato un’attività di monitoraggio e valutazione da parte dei centri del Dipartimento di Protezione Civile.

Giovedì 10 ottobre si riunirà, in seduta straordinaria, la Commissione nazionale per la previsione e prevenzione dei Grandi Rischi – Settore rischio vulcanico (CGR-SRV). Successivamente, verrà simulato il passaggio al livello di allerta arancione con la progressiva attivazione del Sistema nazionale di protezione civile. Verrà quindi simulata la deliberazione dello stato di emergenza da parte della presidente del Consiglio dei Ministri e l’attivazione della fase operativa di preallarme. Presso la sede del Dipartimento, a Roma, verrà convocato il Comitato operativo della protezione civile e poi sarà istituita una Direzione di comando e controllo a Caserta.

Venerdì 11 ottobre, in considerazione delle ulteriori variazioni dei parametri di monitoraggio e delle valutazioni della CGR-SRV, si arriverà alla simulazione di uno stato di rischio di eruzione imminente con l’innalzamento del livello di allerta a rosso e l’attivazione della fase operativa di allarme. Intorno alle 17:00, sarà inviato un messaggio di allarme IT-alert, che raggiungerà tutti i cellullari presenti nell’area della regione Campania, per informare i cittadini della simulazione di una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei.

Infine, nella giornata di sabato 12 ottobre sarà attivato il Piano di allontanamento della popolazione della zona rossa e all’accoglienza nelle Regioni e Province Autonome gemellate. Il Piano prevede che alla dichiarazione di allarme tutta la popolazione dovrà abbandonare la zona rossa e potrà scegliere di farlo in modo autonomo o assistito. Il tempo complessivo stimato per questa operazione è di 72 ore (3 giorni). Nelle prime 12 ore le persone potranno prepararsi e verranno predisposte misure di regolazione del traffico. Nelle successive 48 ore inizierà la partenza contemporanea, ma cadenzata della popolazione da tutti i comuni della zona rossa, secondo un cronoprogramma definito nei piani comunali. Nelle ultime 12 ore si potranno gestire eventuali criticità e permettere l’allontanamento degli operatori della Protezione Civile.

Durante l’esercitazione, dalle ore 9.00, verrà simulato un reale allontanamento assistito di un campione di popolazione dei 7 comuni della Zona Rossa, che parteciperà alle attività su base volontaria. I cittadini si raggrupperanno nelle aree di attesa previste dalla pianificazione comunale e da qui, attraverso i mezzi messi a disposizione dalla Regione Campania, verranno trasferiti nelle aree di incontro dove si procederà alla registrazione propedeutica al trasferimento presso le Regioni gemellate. Saranno 5 le aree di incontro delle 6 previste dal piano di allontanamento: la stazione di Napoli Centrale, la stazione di Napoli Afragola AV, la stazione di Villa Literno (CE), a stazione di Aversa (CE) e l’Istituto “Don Diana” a Giugliano in Campania (NA).

In particolare, grazie alla disponibilità di Ferrovie dello Stato Italiane, dalla stazione di Napoli Centrale alle ore 11.45 partirà un treno diretto ad Aversa, che simulerà, per i cittadini di Pozzuoli, Soccavo e Bagnoli, la partenza verso le regioni gemellate. Altri due convogli stazioneranno rispettivamente nelle stazioni di Aversa e di Villa Literno, per consentire il completamento delle procedure di registrazione e la conseguente salita sui treni. Al temine i partecipanti verranno accompagnati tramite bus alle rispettive aree di attesa di partenza. Tutte le attività esercitative si concluderanno alle ore 13.00 di sabato 12 ottobre.

Tra gli abitanti del territorio c’è un misto di incredulità, curiosità e fatalismo. Alcuni sono entusiasti di partecipare all’esercitazione, altri pensano che sia inutile, altri ancora sono scettici sull’efficacia dello stesso piano di evacuazione se dovesse palesarsi davvero un’eruzione. Un appello a San Gennaro, poi, non manca mai! Comunque vada, l’esercitazione si farà e sarà bene che si faccia nel modo più diligente possibile, soprattutto per testare le vie di fuga.

L’esercitazione è organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania, in collaborazione con i comuni della zona rossa dei Campi Flegrei, che comprende Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano e una piccola zona di Giugliano in Campania, nonché alcuni quartieri di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero, Chiaiano e San Ferdinando), assieme alla Prefettura di Napoli, con le strutture operative e i centri di competenza del Dipartimento di Protezione Civile (INGV, Centro Studi PLINIVS-LUPT e CNR-IREA), in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome gemellate con i Comuni coinvolti e Ferrovie dello Stato Italiane.

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