Ripartire, senza stress

Come vivere, con positività, questa fine di settembre e prepararci alla frenesia dei mesi invernali. Ne abbiamo parlato con la psicologa Antonella Spanò.
Studente, primo giorno di scuola, foto di Patrizia Carollo

È arrivata la fine delle vacanze e per ogni uomo, donna e bambino, è un mix di emozioni positive e non: gioia, entusiasmo, curiosità, voglia di far meglio dell’anno precedente, voglia di crescere. Ma anche nervosismo, paura degli impegni che si succederanno, timore di non esserne all’altezza. Come affrontare al meglio questo periodo? Come arrivare carichi, positivi, alle proprie attività? Ne abbiamo parlato con un’esperta, la psicoterapeuta Antonella Spanò. «Abbiamo attraversato un periodo molto difficile e la guerra e la crisi energetica ci trovano già spossati. Purtroppo – commenta – le persone che incontro non sentono più la speranza. Abbiamo avuto tanta paura di morire a causa del Covid e adesso abbiamo paura di vivere».

Come nutrire di pensieri positivi la mente? Come fare per mantenere caldo il sole estivo nel cuore, quando, a breve, sopraggiungeranno anche le piogge, il freddo?
Cosa ha reso felice questa estate? Per cosa sono grata? Queste sono le domande che mi pongo quando faccio un bilancio della mia giornata. Quando arriva il freddo o momenti tristi mi pongo domande simili: cosa ha reso triste questo momento? Per cosa sono grata? Grazie ai miei pazienti ho potuto vivere tante vite e insieme a loro abbiamo compreso come dietro ad ogni dolore c’era una grazia, un dono.

Pur comprendendo la vita come un dono, per tanti resta l’ansia da prestazione. Come scrollarcela di dosso?
Il problema si pone quando pretendiamo troppo da noi stessi o da coloro che ci circondano. Noi ci aspettiamo di essere perfetti o che lo siano gli altri (partner, figli, amici). Se smettessimo di collocarci al centro del mondo forse saremmo più felici di sbagliare, perché saremmo sicuri che nessuno ci ha visti o se ci ha visti sarà felice di riconoscere un altro essere umano piuttosto che un semidio.

E proprio perché si è umani, pare si sia destinati sempre a correre, con la scuola, il lavoro, per i figli. Come rilassarci?
È bello dare il meglio di sé, penso sia sano avere voglia di superare i propri limiti, la cosa difficile è essere capaci di vedere i propri successi anche quando non raggiungiamo il podio. Dovremmo imparare a lodare il nostro coraggio, lo sforzo, la nostra dedizione. La vittoria dura pochi minuti, il cammino e l’energia che infondiamo nel diventare migliori sono la nostra vittoria permanente.

Che stratagemmi adotta per sé stessa per arrivare a fine giornata, col sorriso?
Mi dicono che rido sempre e che ho una risata contagiosa. Ogni giorno ho un buon motivo per essere grata di essere al mondo e la cosa più bella è scoprire dove è nascosto.

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