Riflessioni sull’etica e la fraternità politica

Uno sguardo dall'argentina

Il pensiero filosofico greco classico distingueva tra

doxa (opinione) ed episteme (scienza), facendo della seconda il luogo della gnoseologia, della metafisica e dell’etica che a queste ultime si connette. In tal modo, l’attuare umano si vincola alla conoscenza della verità, anche nell’agire politico, così come sottolinea Aristotele. La pratica politica contemporanea ha però abbandonato questa impostazione e si basa sull’opinione; in particolare, attua le proprie scelte attraverso l’interrogazione dell’opinione pubblica; questa, poiché non può essere identificata con il bene comune, porta la politica a compiere essenzialmente scelte tattiche, non fondate sul “sapere” del bene. In questo contesto, l’Autore prende in considerazione il Movimento Politico per l’Unità, in quanto esso propone il riscatto della pratica politica sviluppando tre concetti di fondo: l’umanità intesa come soggetto politico, il superamento della categoria del nemico politico, la prospettiva della competizione fraterna.

 

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