Rifiuti oceanici per scarpe sostenibili

Anche le reti a strascico, utilizzate per la pesca illegale e abbandonate in mare, possono servire per realizzare sneakers sostenibili, sensibilizzando i consumatori alla salvaguardia degli oceani e alla preservazione della biodiversità
adidasemare

Da un progetto che vede protagonisti Adidas e associazione Parley for the Oceans nascono le sneakers sostenibili, realizzate con rifiuti oceanici e reti utilizzate per la pesca illegale dai trafficanti

 

Per ora la nuova scarpa da ginnastica realizzata con i rifiuti recuperati dall’oceano è solo un prototipo, ma c’è chi assicura che il nuovo modello sarà in vendita già dal prossimo anno. Una suola bianca, e il resto della scarpa di colori tra il verde e il blu, come quelli dell’oceano da cui nasce l’ispirazione di Adidas, la famosa marca tedesca conosciuta soprattutto per l’abbigliamento sportivo.

 

Il progetto nasce in collaborazione con l’organizzazione ambientale Parley for the Oceans, che da sempre si occupa della salvaguardia degli oceani e della preservazione della biodiversità. La scarpa sarà realizzata interamente con plastica, rifiuti e reti ritrovati in mare.

 

La maggior parte delle reti sono state donate ad Adidas dall’associazione ambientalista The Sea Shepherds, che si occupa di recuperare in mare le reti utilizzate per la pesca illegale e che, abbandonate nelle acque, sono un rischio per la sopravvivenza degli animali. Per le rifiniture della scarpa, fa sapere Adidas, verranno utilizzate le reti utilizzate nella pesca illegale in Africa Occidentale da un gruppo di trafficanti ricercati da tempo dall’Interpol.

 

Il design è realizzato appositamente per ricordare le onde del mare e, ancora più importante, il processo di produzione della scarpa è pensato apposta per non generare rifiuti. Un messaggio forte, per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione così attuale e tragica.

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