Rifiuti come carburante

Il governo britannico stanzia 22 milioni di sterline per utilizzare un combustibile derivato dall’immondizia

Qualche settimana fa il governo inglese ha annunciato che dal 2040 bloccherà le vendite di nuove auto basate sulla combustione di benzina e gasolio per cercare di ridurre le emissioni di gas. Bisogna studiare un’alternativa per la produzione di combustibile più pulito e una soluzione potrebbe arrivare dai rifiuti. Il Dipartimento dei Trasporti inglese ha deciso di stanziare circa 24 milioni di euro per lo sviluppo di un carburante derivato dagli scarti, in grado di risolvere il problema della qualità dell’aria in continuo peggioramento. Dai risultati della ricerca, infatti, aerei e camion potrebbero tagliare del 90% le emissioni di anidride carbonica usando un carburante derivato dall’immondizia. Il combustibile ottenuto dal trattamento dei rifiuti sarebbe molto simile a quelli tradizionali, ma meno inquinante e dovrebbe poter permettere un utilizzo dei motori già esistenti senza grosse modifiche. Questo progetto nei prossimi anni potrà garantire quasi 10 mila nuovi posti di lavoro con la costruzione in futuro di nuovi impianti per la produzione di carburante non inquinante.

I test avviati con la collaborazione di 70 aziende specializzate si basano sull’accelerazione controllata dei processi di decomposizione dei materiali organici. Sia i residui casalinghi che quelli derivati dalle lavorazioni degli idrocarburi, ad alta percentuale di carbonio, vengono raccolti in un “bioreattore” dove avviene la fermentazione controllata. I batteri individuati dalle aziende favoriscono la scomposizione delle materie organiche, consumano i gas e fanno crescere la biomassa, producendo allo stesso tempo etanolo. Le sostanze prodotte durante il procedimento vengono separate dal “brodo di coltura” e utilizzate direttamente, o come materiali  intermedi per la produzione di plastica, nylon, gomma o altri combustili. Anche i gas carichi di anidride carbonica vengono riciclati e convertiti in combustibili liquidi a bassa emissione.

Fra le aziende che hanno partecipato al progetto c’è la Lanzatech, che nel 2016 ha realizzato un carburante in grado di ridurre le emissioni del 65%. L’azienda lavora in collaborazione con la compagnia aerea Virgin di  Richard  Branson, che nel 2008 ha fatto il primo volo sperimentale con un aereo alimentato a biofuel.

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