Il respiro dell’anima: la preghiera in Chiara Lubich
La preghiera è uno slancio del cuore
Santa Teresa del Bambin Gesù diceva che la preghiera è uno slancio del cuore, uno sguardo gettato verso il cielo, un grido di riconoscenza e di amore nella prova come nella gioia. Preghiamo nei momenti di gioia, per ringraziare, ma soprattutto nei momenti di difficoltà, per chiedere aiuto, per cercare un sostegno, per sentirci amati quando tutto sembra perdere di senso. Preghiamo da sempre, ovunque, in modi molto diversi.
Da dove viene la preghiera?
Secondo le Scritture la preghiera viene dal cuore. Il cuore è la parte più profonda dell’uomo, più ancora della psiche: «È il luogo della verità – dice il Catechismo della Chiesa Cattolica –, là dove scegliamo la vita o la morte. È il luogo dell’incontro, poiché, ad immagine di Dio, viviamo in relazione: è il luogo dell’alleanza»..
Perché si prega?
Nella Costituzione pastorale Gaudium et spes è scritto che «l’aspetto più sublime della dignità dell’uomo consiste nella sua vocazione all’unione con Dio». L’uomo, dunque, è invitato, durante il corso di tutta la sua esistenza, al dialogo con Dio, e in questo dialogo si realizza, compie la sua vocazione a vivere nell’amore.
La preghiera in Chiara Lubich
Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, scrive che l’uomo, attraverso la preghiera, è in grado di stringere una relazione con Dio, e questa possibilità è talmente propria dell’essere umano da definirlo nella sua essenza. Ma per costruire questa relazione e per alimentarla occorre perfezionarsi nella preghiera imparando a pregare «in modo da ottenere», cioè chiedendo con umiltà, con la coscienza che nulla possiamo fare da noi ma tutto possiamo fare con Dio.
Il respiro dell’anima
«La preghiera, nella vita dell’Opera di Maria – scrive Fabio Ciardi nell’introduzione al volume appena pubblicato da Città Nuova Il respiro dell’anima. La preghiera in Chiara Lubich –, è come un fiume carsico che scorre sotterraneo, soltanto di quando in quando emerge in superficie, rimane per lo più nascosto, ma è sempre presente e fluisce silenzioso». E questo perché, nella spiritualità del Movimento dei Focolari, la preghiera compare sempre in maniera discreta, eppure «la sua è una vita che si fa preghiera negli atti quotidiani, adesione alla volontà di Dio momento per momento».
Il volume
Il respiro dell’anima raccoglie gli scritti di Chiara Lubich sul tema della preghiera e costruisce un percorso possibile per entrare in rapporto con Dio, per trovare il tempo da dedicare a lui pur immersi nella quotidianità del vivere. Oltre a ciò, il volume proporre una chiave di lettura, proprio a partire dalla preghiera, della spiritualità dell’unità, perché, come scrive Margaret Karram, presidente dei Focolari, nell’Introduzione: «gli otto capitoli in cui si susseguono gli scritti di Chiara Lubich permettono di ripercorrere pedagogicamente le scoperte e le tappe con cui, negli anni, la vita di preghiera si è sviluppata nell’Opera di Maria».