RDC, visita storica del re Filippo del Belgio
Filippo, il re del Belgio, e sua moglie, la regina Matilde, sono arrivati martedì 7 giugno a Kinshasa per una visita di sei giorni nella Repubblica Democratica del Congo.
Il presidente della RDC Felix Tshisekedi e sua moglie li hanno accolti con grandi onori all’aeroporto internazionale della capitale, anche se la popolazione congolese non è accorsa in massa ad accogliere il sovrano belga.
Questa visita, due volte posticipata a causa del Covid-19 e poi per lo scoppio della guerra in Ucraina, è la prima dopo quella del padre di Filippo, Alberto II, nel 2010 e ha un forte significato simbolico. Lo storico viaggio di sei giorni arriva due anni dopo il messaggio che re Filippo scrisse il 30 giugno 2020, in occasione del 60° anniversario dell’indipendenza, al presidente congolese Felix Tshisekedi per esprimere il suo “profondo rammarico” per le “ferite del passato“: un evento storico.
Il sovrano si diceva pentito degli “atti di violenza e crudeltà” commessi all’epoca in cui il suo antenato Leopoldo II aveva fatto del Congo una sua proprietà personale (1885-1908), prima del mezzo secolo di presenza dello Stato belga in questo Paese dell’Africa Centrale.
Il secondo giorno del viaggio reale è iniziato al Memorial to Veterans, dove il sovrano belga ha conferito una decorazione all’ultimo veterano congolese sopravvissuto della “Forza pubblica belga” che prese parte alla seconda guerra mondiale. Il caporale Albert Kunyuku, che ha appena festeggiato il suo centesimo compleanno, era stato arruolato nel 1940 e faceva parte del contingente militare di supporto medico inviato in Birmania nel 1945.
Re Filippo ha solennemente restituito una maschera tradizionale alla Repubblica Democratica del Congo mercoledì, sperando di dare avvio a nuove relazioni tra il Belgio e la sua ex colonia. Questa visita ha permesso di affrontare la questione della restituzione delle opere d’arte, per la quale il governo belga ha definito una tabella di marcia nel 2021.
Re Filippo terrà un discorso a Lubumbashi (sud-est) venerdì davanti agli studenti. Si recherà infine a Bukavu (Sud Kivu), nell’est del Paese dilaniato da quasi tre decenni di violenze armate.
Lunedì, il portavoce del governo congolese Patrick Muyaya ha detto ai giornalisti che il Belgio e la Repubblica Democratica del Congo stanno stringendo una “nuova partnership”.
La colonizzazione del Congo da parte del Belgio è stata una delle più dure imposte dalle potenze europee che hanno governato la maggior parte dell’Africa tra la fine del XIX e il XX secolo. Gli storici affermano che milioni di persone furono uccise, mutilate o morirono di malattia perché furono costretti a raccogliere la gomma durante il regno di re Leopoldo II.
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