Raffaello al Quirinale, visita on line

Nonostante la chiusura imposta dall’emergenza coronavirus, è visitabile on line la più grande rassegna mai fatta su Raffaello, nell'anniversario della sua morte avvenuta il venerdì santo del 1520
AP Photo/Domenico Stinellis

Chiuse al pubblico le Scuderie, non chiude però la rassegna, la più grande mai fatta su Raffaello, nell’anniversario della morte il venerdì’ santo del 1520. Sul sito web delle Scuderie è infatti possibile visitare la mostra online.

Certo, la visita personale – come chi scrive ha potuto fare solo qualche giorno prima della chiusura grazie al Coronavirus – è emozionante da lasciar senza fiato, tanti sono i capolavori esposti. La visione online segna però un punto a suo favore. Dà la possibilità di prepararsi al banchetto raffaellesco con calma, da casa, entrando nelle diverse sezioni della rassegna.

Si comincia dalla fine dell’artista- la tomba al Pantheon ricostruita – e si chiude con la giovinezza e l’Autoritratto agli Uffizi del ragazzo Raffaello dalla lunga chioma e il volto angelico, socievole e cortese secondo la leggenda e il mito.

Ogni sezione è vista con l’occhio del visitatore che si vuole documentare senza fretta. Si passa così dagli anni del papa Medici – il celebre Ritratto di Leone X agli Uffizi e quello meraviglioso di Baldassar Castiglione dal Louvre -, per passare al culto dell’antico, di cui resta memoria negli affreschi alla Villa Farnesina a Roma (splendidi i disegni) e negli Arazzi per la Cappella Sistina.

Poi è la volta degli anni fiorentini –la Madonna del Granduca, la Dama dell’unicorno – e lo studio di Michelangelo e Leonardo fino alla galleria dei ritratti femminili – Madonne e Donne – di straordinario impatto.

Certo, manca il Raffaello Vaticano- affreschi e tavole , manca la Deposizione della Galleria Borghese. Soprattutto manca la tela che per chi scrive è il suo punto massimo, ossia la Madonna e il bambino di Dresda: l’umanizzazione del divino al grado superlativo, l’Incarnazione di Dio in un universo affettuoso e cordiale, Maria la donna del sentimento umano.

Ma da Dresda non poteva venire. Su online si può rimediare. Buona visione!

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