Raccolte a punti uguali per tutti
Pare che la frenesia dei punti contagi anche la politica dell'immigrazione.
Quando ero bambino, c’erano le “raccolte a punti” con i dadi, i formaggini… I miti erano la Mucca Carolina ed Ercolino sempre in piedi. Ma oggi i punti evocano ben altro: parlare al cellulare, 5 punti in meno sulla patente. Le statistiche dicono che sono diminuiti gli incidenti, che la cintura ha salvato tante vite e così di seguito, salvo leggere di incidenti giovanili ad ogni piè spinto.
Allora forse bisogna aggiungere qualcos’altro: i punti, infatti, come in quel gioco forse desueto, ma ancora affascinante per gli over 50 come me, della “Pista cifrata” nella Settimana Enigmistica, devono essere uniti, se vogliamo che formino linee e appaia un “disegno”.
Per dirla senza troppi giri, non bastano le sanzioni per ottenere risultati, anche se, quando si ha la testa dura, aiutano! Occorre anche una lenta, paziente e costosa opera educativa che faccia capire, fin dalla scuola, che guidare secondo le regole è un atto di rispetto per sé e per gli altri.
Ora pare che la frenesia dei punti contagi anche la politica dell’immigrazione e stia arrivando il permesso di soggiorno a punti. Per serietà, visto che non sono state dettate le linee (hai visto che ci sono sempre?) del provvedimento, non mi soffermo sui particolari, eccetto uno: pare che tra i punti virtuosi ci sia la conoscenza dell’italiano e della Costituzione.
E allora mi domando: una robusta ripassata alla bistrattata e misconosciuta lingua italiana non potrebbe giovare anche al popolo tricolore? Quanti potranno interrogare i nostri amici provenienti da altri Paesi sulla Costituzione, visto che pochi abitanti del Bel Paese, politici inclusi, possono annoverarsi tra coloro che la conoscono?
Ripeto che non voglio entrare nel merito della proposta legislativa che presto giungerà a meta, ma solo porre una questione di minima e buona coerenza. Come facciamo a chiedere ad altri quello per cui siamo, in gran parte, in difetto? Te lo dicevo: i punti hanno sempre bisogno di linee…