Questo bambino… fino a quando?

In contesti sociali degradati a volte la continuità è impossibile da mantenere.
Bambini

«Dopo alcuni anni dall’inizio del nostro sostegno a distanza, in cui con gioia ci siamo affezionati a Cherly, è arrivata completamente inattesa una lettera che dice: “Carissimi… Cherly si è trasferito… ma da oggi potrete aiutare Jerome”. Ci siamo rimasti male».

AFN promuove il Sostegno a distanza (Sad) per consentire a bambini di famiglie disagiate di crescere, studiare e sperare nel futuro rimanendo lì dove sono nati, in modo da contribuire, domani, allo sviluppo del proprio Paese.

Chi avvia un Sad lo fa con slancio e generosità, sapendo che decide di sostenere per un periodo indefinito un bambino, senza la sicurezza di riuscire a conoscerlo personalmente!

 

L’inizio è certamente coinvolgente. Quasi subito arrivano notizie e foto del bambino, informazioni sul progetto in cui è inserito e su come mantenere i contatti. Man mano, con le notizie periodiche, ci si affeziona a lui, seguendo con amore e un pizzico di orgoglio i suoi progressi e la sua crescita; che gioia leggere i bigliettini scritti di suo pugno! Molti di loro fin da piccolissimi devono contribuire al reddito della propria famiglia e spesso le uniche possibilità di “sentirsi bambini” sono le poche ore trascorse nei Centri AFN dove trovano amicizia, affetto, gioco, cibo, cure mediche, supporto scolastico, alimenti da portare a casa.

Chi dona sa che la “distanza” è più culturale che geografica. È difficile immaginare la vita, i valori, la storia di un altro popolo, senza avere avuto alcun contatto con esso. Ci sono Paesi in cui gli indicatori di benessere esprimono una crescita, però la nuova ricchezza rimane sempre concentrata nelle mani di pochi, mentre le fasce deboli permangono in situazioni di precarietà, instabilità, perdita di valori morali. Così può succedere che una famiglia, nella vana ricerca di uscire dalla marginalità, emigri altrove senza lasciare traccia. In questi casi AFN è costretta a proporre la sostituzione del bambino con un altro.

 

Alcuni sostenitori comprendono il fenomeno, altri fanno fatica ad accettarlo e sfiduciati si domandano: forse i bambini non sono adeguatamente seguiti? Si faranno le cose per bene con loro?

AFN combatte per non perdere nessuno ma in contesti sociali così degradati a volte la continuità diventa impossibile.

 Il Sad è un’iniziativa affascinante ma anche esigente. Può accadere non solo di donare dei soldi ma anche di dover rinunciare a contribuire alla crescita di “quel” bambino, per prenderci cura di un altro, finora sconosciuto, ma pur sempre membro di quella comunità umana verso cui il Sad, in quanto tale, aiuta a centrare il nostro orizzonte di solidarietà.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons