Questi nostri figli. . . sposati!
“Ho una figlia sposata da pochi mesi.Vedendo che si stanca facilmente e che non è ancora riuscita a trovare un equilibrio tra il lavoro fuori casa e la vita di famiglia, spesso, quando lei è a scuola, vado a prepararle il pranzo e a sistemarle la casa. Mi sembra, così facendo, di riuscire a darle un aiuto concreto, ma mio marito non è contento in quanto dice che, a lungo andare, il mio modo di fare può risultare negativo per la crescita del rapporto di questa nuova coppia. Cosa ne pensate?”. Pina – Siracusa Anche noi abbiamo una figlia che si è sposata un anno fa circa ed è andata ad abitare a molti chilometri di distanza dalla nostra città; dato che fa un lavoro che la tiene impegnata molte ore fuori casa, tante volte pure noi ci siamo posti il tuo stesso problema e avremmo voluto andare ogni tanto ad aiutarla per qualche giorno. Bisogna, infatti, ammettere che in una società come la nostra, dove le giovani coppie sono costrette a lavorare entrambi per riuscire a far fronte alle molteplici spese che la vita familiare comporta, i problemi che nascono da questa situazione sono tanti e spesso si rimanda anche la nascita del primo figlio in attesa di tempi migliori. Ci sembra normale, quindi, questo desiderio di aiutare in una maniera più concreta questi nostri figli, specialmente all’inizio della loro vita matrimoniale. Tuttavia abbiamo l’impressione che il tipo di aiuto, di cui tu parli, a lungo andare potrebbe rivelarsi negativo per il rapporto di coppia, in quanto il marito di tua figlia potrebbe considerare come un’intrusione questa tua presenza così assidua nella loro casa. Inoltre il nostro desiderio di genitori dovrebbe essere quello che i nostri figli diventino autonomi e responsabili, e questo non può avvenire senza un taglio radicale con la loro famiglia di origine; senza di esso nessuno, infatti, può riuscire a realizzare pienamente sé stesso e a costruire il progetto che ha intuito per la sua vita. A volte riuscire a risolvere da soli situazioni problematiche può essere un passo importante per la maturazione globale della persona. Il compito dei genitori è proprio quello di facilitare questo distacco dei loro figli; e questo certamente non è facile, specialmente per la mamma, che, avendo portato il figlio dentro di sé per nove mesi, è più facilmente portata ad avere con lui un amore di fusione, quasi di reciproco possesso. Ciò che ci sembra importante è che cresca sempre di più l’amore tra te e tuo marito, perché sarà proprio questo amore che vi renderà sempre di più capaci di capire come fare per aiutare concretamente vostra figlia, ma con distacco e senza intrusioni nella sua vita familiare. Non si tratta, infatti, di non aiutarla più, ma di trovare momento per momento il modo giusto per farlo, avendo presente che talvolta un semplice consiglio può essere più utile di un riordino della casa; ciò che conta è che lei sia sempre sostenuta, specialmente in questi primi periodi della vita matrimoniale, dal vostro affetto costante, ma mai invadente. Domenico Salmaso