Quel “patto” che libera il cuore

Ho 29 anni e sono fidanzata da poco più di due anni. Io credo nel matrimonio, ma attorno a me ci sono molte coppie della mia età che vanno a convivere… Cosa ne pensate della convivenza?. Valentina – Mestre ¦ Su Città nuova del 6.10.2003 abbiamo già dato una risposta sull’argomento. Intanto ci sembra utile sottolineare che, prima di pensare al tipo di relazione futura (convivenza o matrimonio), oc- correrebbe valutare con serenità, ma con obiettività, se ci sono al momento i presupposti per una buona intesa di coppia; se esiste, per esempio, un’affinità su alcuni valori fondamentali (il perdono, la fedeltà, il rispetto per la vita, la pace, la fratellanza universale, la solidarietà, ecc.), perché le divergenze che possono nascere dopo sono fortemente disgreganti. Ci sono poi conflitti legati alle diversità caratteriali, che vengono fuori nelle attuazioni pratiche per arrivare ad alcuni obiettivi condivisi. Anche se richiedono impegno e a volte provocano sofferenze, questi conflitti, se condotti con ottimismo e con serenità, rappresentano sempre momenti importanti, in quanto possono rappresentare tappe di crescita per un’intesa sempre maggiore, per apprezzare la ricchezza della specificità di ognuno. Non tenere conto di tutto questo, può rendere difficile il rapporto di coppia. A proposito della convivenza in particolare, vorremmo aggiungere qualche altra considerazione alla risposta del 2003. Alcune coppie convivono pensando di riuscire a conoscersi meglio prima di sposarsi, per evitare così dei fallimenti matrimoniali. Questo loro desiderio sarebbe comprensibile se… noi fossimo sempre gli stessi. Noi cambiamo, oggi non siamo quelli di ieri e domani non saremo quelli di oggi. Andare d’accordo oggi non significa andare d’accordo anche domani, se non si impara a guardare l’altro con amore e con sempre rinnovata attenzione. Si è costatato poi che alcune convivenze difficili migliorano col matrimonio perché cambiano le condizioni psicologiche. Il patto matrimoniale, infatti, con la promessa di una fedeltà per tutta la vita, fa avvertire improvvisamente di essere diventati il tu privilegiato dell’altro, fa sentire protetti e libera da sospetti e insicurezze. Certamente anche il patto matrimoniale può essere sempre tradito, ma se fatto con generosità e sincerità, senza formalismi, crea le condizioni più favorevoli per un’intesa duratura. Non bisogna dimenticare, inoltre, gli innumerevoli doni spirituali, collegati al sacramento del matrimonio, che accompagneranno la coppia lungo tutto il percorso della vita. spaziofamiglia@cittanuova.it

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