Quattro ladri armati erano entrati in casa

Amate i vostri nemici. Si può restarte aperti e accoglienti verso il prossimo anche durante una rapina. Per risvegliare nell'altro uno sguardo accogliente e la possibilità del cambiamento. Una storia vera da Il Vangelo del giorno
Rapina Ansa

Dirigo una struttura per tossicodipendenti dove quotidianamente viene proposta agli ospiti una frase del Vangelo da vivere.

Un giorno la frase era: «Amate i vostri nemici». Siccome durante la giornata non c’erano stati problemi, mi ritrovai a sera senza aver potuto vivere quella Parola.

 

Dopo un’ora mi svegliai per un forte rumore. Quattro ladri armati erano entrati in casa, sparando. Era arrivato il momento di amare i nemici! Cercai di convincerli: «Se prendete la macchina, io non posso più spostarmi, e se prendete il computer come faccio poi a lavorare?».

 

Mi ascoltarono. Presero però i soldi e altre cose. E dopo avermi liberato dal bagno dove m’avevano rinchiuso andarono via, lasciando un grande disordine.

 

Il mattino seguente, uno dei ladri mi chiamò al telefono per scusarsi: «Appena avrò soldi, riporterò quelli che le ho rubato».

E poi: «Nella mia vita sono stato respinto da tutti. Lei è l’unica persona che non mi ha rifiutato».

 

Per me la conferma che l’amore al nemico aveva funzionato, salvandomi da una possibile morte.

 

Dom Paul – Brasile

 

Tratto da Il Vangelo del giorno, mensile edito da Città Nuova

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