Quando viene primavera…
i nostri bimbi pare sboccino all'improvviso, ma è solo apparenza.
Ed ecco a tradimento, scoppia letteralmente la stagione bella. Piogge e freddo ci avevano ingannato. Ora, come trasognata, mi guardo intorno.
Armata di obiettivo questa volta ho immortalato la magnolia: ogni anno fiorisce inaspettatamente e nel giro di pochissimi tramonti si eleva su un manto che par di neve, lasciandomi solo la nostalgia della candida chioma e nel cuore l’impressione di aver perso un’occasione per contemplare.
Domani sarà all’apparenza spoglia, nuova.
E’ la natura che sempre e ovunque ci sorprende, anche se sappiamo che zolla, temperatura, aria e acqua hanno lavorato silenziosamente durante i mesi trascorsi, permettendo quindi il miracolo di questi giorni.
Accade ai bucaneve e poi alle violette, alle primule, alla forsizia e alle camelie, come succede ai nostri bambini: pare sboccino all’improvviso, ma è solo apparenza.
Il lavoro è stato lungo e paziente. E più è stato attento e previdente, più i frutti sono buoni e profumati, gradevoli e rigogliosi.
Pare sboccino all’improvviso. Invece più sarà stato attento e tempestivo, autorevole e coerente l’intervento dei genitori e degli educatori in genere, tanto più il nostro bambino sarà sereno e “attrezzato” ad affrontare le innumerevoli primavere del suo lungo cammino.
E’ un paziente “mestiere” quello dei genitori, di preparazione, di progettualità, di grande rispetto per colui che già è altro, ma che è stato affidato.
Una vera avventura. Comunque avvincente. Una missione.
E’ un prezioso lavorio di cesello dei tempi e delle stagioni, di allerta per affrontare le bufere, che accompagnano la vicenda umana, di tolleranza, di coerenza, di costanza e di fiducia, di umiltà…
Di vero amore, che dona e comprende, che trasfonde coraggio e tenacia, per collaborare affinchè in ogni bambino si possa realizzare quella meraviglia.
Quindi si fa bene a dare, a incoraggiare, ad indicare la strada, a dare valori e punti di riferimento.
Avete ragione: non si improvvisa una primavera!
(tratto dal blog di Annamaria Gatti e Maddalena Triggiano)